L’HUMUS
Che si può ottenere introducendo lombrichi nell’orto oppure facendo una lombricaia e ci tengo a precisare che la lombricaia non comporta sfruttamento animale, i lombrichi vivono in poco spazio tutta la loro vita e anzi, i lombrichi non possono essere richiusi fra quattro mura, per “funzionare” i lombrichi dovranno essere lasciati liberi di vivere come meglio credono nel terreno del nostro orticello.
I MACERATI/INFUSI/DECOTTI VEGETALI
Che è possibile preparare in proprio, per esempio quelli di ortica ed equiseto che sono facili e adatti a tutti i terreni e di cui ho parlato spesso.
Ho scritto possibile ma invece è indispensabile per un vegan preparare i macerati, decotti e infusi in proprio infatti, quelli in vendita già pronti vengono preparati perlopiù con le tecniche biodinamiche le quali prevedono le erbe essere lasciate macerare dentro a particolari interiora animale.
LA BORLANDA
La borlanda, ma solo se fatta con melassa/macerato di barbabietole rosse molto ricca di Azoto.
Ci sarebbero anche Concimi chimici a basso impatto ambientale e riequilibranti dei terreni, ma questo è un blog BIO, quindi lo scrivo solo per dovere di cronaca.
CONCIME DI LUPPOLI
Molto utilizzato nel nord Europa e in commercio anche da noi, è un concime 100% vegetale.
I CONCIMI A BASE DI ALGHE
Molto utilizzati nelle zone costiere, dalle alghe rosse si ricava il litotamnio, ricco di microelementi, calcio e magnesio, mentre dalle alghe brune si ottengono concimi ricchi di fosforo, azoto, vitamine, ormoni, acido glicolico microelementi e potassio.
Entrambe hanno azione immediata e sono quindi anche usate come concimi fogliari.
I CONCIMI VERDI
I concimi verdi sono meglio conosciuti con il termine sovescio.
Il sovescio consiste nella coltivazione prima e nell’interramento poi di alcune specie di piante utili per la protezione del terreno coltivato.
Rimando a un breve post scritto tempo fa Il sovescio.
LA TORBA
Da usare con moderazione, dato che l’impatto ambientale nello sfruttamento delle torbiere oggi è conosciuto da tutti!
Detto ciò, resta il fatto che, come accennato già nell’uso di compost, anche per quanto concerne ad esempio i lupini utilizzati per creare il concime, anche se provenienti da coltivazioni biologiche e/o biodinamiche, conterranno con ogni probabilità residui di origine animale.
Insomma, biologico e biodinamico da coltivazione/produzione professionale non risolve i problemi e le esigenze dei vegan se non in parte, ma con un poco di attenzione si possono di certo limitare i danni, anche perché pensare di riuscire a non contribuire minimamente allo sfruttamento animale di qualsivoglia genere sarebbe purtroppo al momento da ingenui !
Voglio aprire un ultima parentesi sul Neem, in realtà usato perlopiù come curativo/preventivo.
Il Neem è un albero della famiglia delle Meliaceae nativo dell’India e della Birmania, utilizzato nella coltivazione biologica /biodinamica e volendo perché no, vegan!
In Italia è commercializzato in due forme:
l’AZ4 e il BIO3
Il Neem BIO3, con ogni probabilità è diluito con carnicciato anche se a tutt’oggi l’azienda che lo produce ben si guarda dal indicarlo o dal confermare e/o smentirne la presenza (il che fa pensare…), per chi non lo sapesse, il carnicciato viene prodotto dai resti di carne e pelle, trattasi dei brandelli di carne che restano attaccati alla pelle dell’animale macellata alla scuoiatura.
l’AZ4, invece è ottimo.