Mi rendo conto di poter risultare noiosa, ogni volta che parlo di orticoltura e concimazione vegan mi ripeto all’infinito sulle basi da cui si parte.

Niente concimi chimici come per il bio, ma niente concimi di origine animale anche, invece accettate nel biologico, se poi parliamo di biodinamico?

Le problematiche insorgono, basti pensare a come si produrrebbero i veri preparati biodinamici per la cura e la prevenzione delle malattie!

Per praticità abbiamo visto come creare dei preparati biodinamici “alternativi” o “vegan”…oddio, mi sto dilungando ancora partendo da zero…

Insomma, ottime le concimazioni verdi e il compost, fino a qua ci siamo giusto?

Quindi basta con questo intro…

Da Fukuoka a Mollison! Inventori/pensatori delle uniche tecniche di coltivazioni utili ai vegani…

Fukuoka è forse stato a oggi l’unico precursore della coltivazione vegan?

Masanobu Fukuoka per chi non lo sapesse è il pioniere della agricoltura naturale o meglio conosciuta come metodo “del non fare”, autore di La rivoluzione del filo di paglia di cui consiglio a tutti la lettura, scritto illuminante!
Fukuoka riteneva che il miglior modo di agire sia “senza” agire, lasciando libero il campo a quel “meccanismo di autoregolazione che può manifestarsi soltanto se non gli si fa violenza”.

Come si può ben notare in particolare nell’agricoltura, la quale obbedisce a orologi interni ed esterni, atmosferici, e il cui vero motore è la Natura.

Nell’essenza, il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre quanto più fedelmente condizioni naturali.
Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie, dove idealmente sono state fatte crescere piante poco invadenti che fissano l’azoto (es. Trifoglio), che trattengono il terreno e impediscono lo sviluppo d’infestanti, viene coltivata simultaneamente la coltivazione voluta.

Animali antagonisti vengono introdotti per combattere infestazioni, al terreno deve essere restituito quanto più possibile di ciò che ha prodotto, quindi l’agricoltore deve cogliere esclusivamente i frutti e lasciare sul campo tutti gli scarti e le rimanenze della coltivazione, che fungeranno da pacciamatura, la mancanza di aratura, o comunque di aerazione artificiale del terreno, riduce la necessità di concimazione, in quanto i batteri che fissano l’azoto nel terreno sono anaerobi.

Nell’essenza, il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre quanto più fedelmente condizioni naturali e bene si avvicina a quella che oggi potremmo considerare quindi “coltivazione vegan“.

Anche la mancanza di aratura, o comunque di aerazione artificiale del terreno, riduce la necessità di concimazione, in quanto i batteri che fissano l’azoto nel terreno sono anaerobi.

Bruce Charles Mollison invece è uno scienziato e naturalista australiano noto soprattutto come creatore assieme a David Holmgren della Permacultura, inizialmente concepita come insieme di pratiche agronomiche orientate al mantenimento naturale della fertilità del terreno e poi sviluppata come sistema integrato di progettazione che intreccia anche tematiche proprie dell’architettura, dell’economia, dell’ecologia e dei sistemi giuridici per le imprese e le comunità.

L’agricoltura sinergica si basa sulle intuizioni e sperimentazioni di Fukuoka, successivamente Mollison ci lavorò sopra portando a quella tecnica di coltivazione che conosciamo come coltivazione sinergica e/o permacoltura entrambi però si sono basati sull’idea per cui è indispensabile saper vivere rispettando l’ecosistema la flora e la fauna tutta, vivere senza distruggere insomma è stato il loro motto!

Credo a oggi siano le sole tecniche di coltivazione che un vegano possa seguire senza doverle modificare ad hoc come invece accade per la coltivazione biodinamica e biologica.

Concludo tuttavia con un pensierino, o meglio due parole che andrebbe approfondire per chi oggi, vorrebbe avvicinarsi a tecniche di coltivazioni come queste: “inquinamento atmosferico“.