Macerati, infusi e decotti, oggi parleremo di Loro!

Questo tipo di preparazioni utilissimi e rispettosi della biodiversità entrano in azione quando i parassiti sono in numero troppo elevato e gli insetti antagonisti non riescono a eliminarli ma non solo, alcuni macerati risultano utilissimi per le coltivazioni, un esempio su tutti la Calendula, che coltivata fra i filari di pomodoro aiuta a tenere lontani molti parassiti inoltre il suo macerato risulta utile per irrigare le piante dei pomodori rafforzandone le difese e stimolandone la crescita!

Torniamo dunque alle preparazioni!

Queste si ottengono per macerazione, decotto o infusione a seconda della pianta e del parassita da trattare.

IL DECOTTO

Si ottiene lasciando la pianta da usare immersa in acqua fredda per 24 ore, quindi, si fa bollire il tutto a fuoco moderato per 20 minuti a pentola coperta.

Si lascia poi raffreddare e lo si utilizza dopo averlo filtrato dei residui di pianta.

L’INFUSO

Lo si prepara invece ponendo la pianta in acqua bollente, in pratica si porta in ebollizione l’acqua, quando questa inizia a fare qualche bolla si mettono le piante, quando l’acqua inizierà a bollire seriamente si spegne la fiamma, si mette un coperchio, e si lascia così  in ammollo per il tempo necessario a seconda della pianta.

Naturalmente, va usato una volta freddo e filtrato.

IL MACERATO

Prevede che la pianta venga triturata per facilitare la liberazione dei principi attivi, e così preparata la si lascia per diversi giorni a bagno in acqua a temperatura ambiente.

Nella maggior parte dei casi, il macerato, va diluito e filtrato prima dell’uso.

È preferibile utilizzare per la creazione del macerato contenitori in terracotta, vetro, plastica o legno e necessario mantenere il contenitore in un ambiente con temperature fra i 15/20 gradi, considerate che la macerazione sotto i 10 gradi si interrompe.

È indispensabile al fine di agevolare la macerazione provvedere con il rimescolare almeno una volta al giorno il composto.

In genere il macerato è pronto quando il liquido diventa scuro e non dà più luogo a formazione di schiuma.

Macerati, infusi o decotti che siano sarebbe utile usare acqua piovana o di fonte  se non è possibile, usare acqua del rubinetto dopo averla lasciata decantare un giorno intero per dare modo al cloro di depositarsi, nel caso l’acqua fosse molto calcarea, aggiungetevi un cucchiaino di aceto di vino o di sidro per ogni litro di acqua.

I preparati vanno utilizzati entro 2/3 giorni dalla preparazione, il mattino presto oppure la sera evitando giorni ventosi piovosi e giornate assolate.

I trattamenti durante le infestazioni devono avere una cadenza settimanale, ma, i maggiori effetti benefici si ottengono con la prevenzione.

Nel caso la pianta da trattare presenti fogliame liscio, può tornare utile, per favorire l’aderenza del prodotto da nebulizzare aggiungere un “prodotto bagnante”, i prodotti bagnanti non sono ne insetticidi ne fungicidi, sono degli additivi che facilitano l’aderenza del preparato alle varie parti della pianta.

In commercio c’è il famoso sapone nero, o ancora utili al caso l’ olio di pino, di menta, ma i più accessibili presenti già in quasi ogni casa sono l’olio di arachidi, oliva, di colza o girasole o ancora il latte.

Se ne aggiungono un paio di cucchiaini per litro di acqua, si agita bene bene  e via …

Io ho usato con successo una piccola noce di sapone di marsiglia (senza profumi aggiunti).

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