Ne avevamo già parlato di potatura dei roseti, tuttavia, spesso arrivano mail con richiesta di aiuto su questo argomento, ecco allora perché torniamo a discuterne!

Evidentemente per molti la potatura delle rose crea ancora incertezza!
Anche per il giardiniere più navigato potare le rose è sempre problematico.

A parte l’aspetto di difficoltà oggettiva, dovuta all’intrico di rami e spine, le piante spesso presentano conformazioni insolite che lasciano  dubbiosi su come agire.

La potatura non è univoca, ma vi si sono creati attorno dei falsi miti come il celebre “fammi povero e ti farò ricco” che vale solo per alcuni tipi di rose.
Nel tempo imparerete a capire “cosa vuole una rosa” e ad agire d’intuito, nel frattempo sarebbe corretto individuare il nome e la genealogia della vostra rosa per sapere a che classe appartiene.

In base alla classe ci sono regole di potature differenti.

Ma procediamo con ordine.
Per tutte le rose, di qualunque tipo e classe siano, vale la regola dell’eliminazione dei rami infetti o attaccati da parassiti, vecchi, morti o troppo aggrovigliati e mal disposti.

Per le rose ad arbusto a fioritura unica procedete a eliminare lo sfiorito tagliando sopra una buona gemma rivolta verso l’alto.

Per le rose rifiorenti a mazzi limitatevi a una generale pulizia e a un mantenimento della forma.

Se le rose sono molto grandi potete curvarne i lunghi rami orizzontalmente invece di reciderli.

Questa tecnica si chiama “pegging down” e consente di avere molti fiori lungo tutto il ramo, ma richiede anche una concimazione extra.
Per le rose da taglio eliminate tutti i rami deboli che non poterebbero uno stelo solido, e arrivate con le forbici a incidere anche il legno vecchio.

Di norma lasciate almeno quattro gemme (a partire da terra), ma se l’arbusto è molto grande accorciate a una-due gemme dal punto in cui il ramo si diparte dal tronco.

Per le rose rampicanti rifiorenti è importante evitare che si spoglino alla base, tagliando i rami vecchi nel punto in cui si biforcano un ramo vecchio e uno nuovo
(facile riconoscerli: scuro e macchiettato il primo, verde-rossiccio il secondo).
Per rampicanti non rifiorenti procedete semplicemente a una pulitura generale delle corolle sfiorite e all’eliminazione dei rami fuori forma o fuori misura.
Se i rami sono sufficientemente elastici potete condurli verso archi o gazebi.

Le miniatura invece di norma non vanno potete che pochissimo.
Vanno lasciati anche i rametti interni.
Solo quelli molto deboli o avvizziti vanno eliminati.
Naturalmente devono essere rimosse anche le corolle sfiorite.

Ma attenzione, l’operazione non va assolutamente fatta con le normali forbici da potatura ma con le forbicine da unghie.

In breve, questo è quanto!