La cultura Asiatica indica con il termine bonsai una pianta dalle dimensioni contenute in tutto identica alla versione presente in natura, modellata nella sua crescita e forma dalle mani dell’uomo pur rispettandone completamente l’equilibrio vegetativo e funzionale.
La coltivazione dei bonsai segue diverse regole atte alla loro creazione, la principale però è quella di ottenere un risultato che faccia in modo di trasformare pianta e vaso in un unico elemento.
Benché si pensi al Giappone, quando si parla di bonsai, questa particolare tipologia di coltura nasce in Cina, dove viene chiamata Penjin, è tuttavia la sua evoluzione, che appartiene al Giappone, da lì, arrivano tecniche, stili e segreti.
Creare bonsai inoltre è un ottimo modo per imparare a conoscere in maniera approfondita la natura di un albero, di affinare le proprie capacità di osservazione dell’ambiente in cui esse vivono in natura.
Ogni bonsai è costituito da diversi elementi, che si uniscono e fondono fra loro, pianta, vaso, forma altezza e larghezza della pianta deve venir accompagnata dal vaso giusto in quanto forma, colore e dimensione creando nell’insieme un aspetto armonico inoltre, la figura nell’insieme, deve rifarsi il più possibile a uno stile ben preciso.
Per una corretta coltivazione del bonsai, come dicevo, bisogna imparare a riconoscerne le esigenze ambientali naturali, bisognerà ricreare con attenzione le condizioni climatiche del suo habitat naturale, terriccio, annaffiatura ed esposizione sono d’importanza fondamentale per la buona riuscita nella coltivazione così come saper quando e come utilizzare tutte le attrezzature da bonsaista permetterà di creare una pianta in tutto simile a quella presente in natura.
Il bonsai che si rispetta deve apparire come un albero in miniatura ma in tutto uguale alla versione presente in natura e deve presentarsi come un albero di età avanzata.
Si possono creare bonsai partendo da seme o da talea, volendo, si può partire anche da piante acquistate in vivaio, in alveolo, per quanto concerne le specie arboree, io personalmente preferisco partire da seme o da talea, ci vorrà più tempo e pazienza ma la soddisfazione è ineguagliabile.
Sono tantissime inoltre le specie di piante con cui ci si può cimentare nella coltivazione a bonsai, le più belle sono senz’altro tutte quelle specie che cambiano colore del fogliame col cambiare delle stagioni a mio avviso, latifoglie e conifere ben si prestano all’uso.
Fra le specie più utilizzate per creare bonsai gli Aceri, le Betulle, i Faggi, le Querce e ancora i Ginkgo, i Larici e i Pini.
Tutte le piante indicate sono specie che vivono bene all’esterno, ma, vi sono esemplari particolarmente adatti alla coltivazione a bonsai, come Fichi, Mirti e Ulivi, e anche gli Olmi.
Un’arte antica alla portata di tutti
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