La Carica Papaya è una pianta erbacea a rapido accrescimento della famiglia delle Caricacee, in grado in natura di superare i 20 m d’altezza (molto difficilmente in Italia e ancora di più in vaso), con fusto di color grigio-bruno, che diviene fibroso con l’avanzare degli anni.
Le radici si sviluppano nei primi 30 cm di terreno.
Le foglie della Papaya, semplici e alterne sono grandi, lunghe 40-70 cm e larghe 25-27 cm, profondamente lobate, presenti solo nella parte terminale del caule e dotate di un lungo picciolo.
La Papaya è una specie dioica, per cui i fiori maschili e femminili, entrambi gialli chiari, sono su piante diverse; ci possono essere dei soggetti dotati di fiori ermafroditi.
I fiori femminili sono riuniti in piccoli gruppi e ascellari, quelli maschili invece si inseriscono su lunghi racemi ascellari.
Nel suo ambiente naturale, la Papaya, fiorisce già dopo pochi mesi dalla messa a dimora, l’impollinazione è entomofila a opera degli insetti pronubi.
Il frutto della Papaya è una bacca dalla forma ovale e allungata, lunga 10-25 cm e larga 7-15 cm, di colore verde che a maturità vira al giallo o al giallo-arancione.
La temperatura ottimale per la crescita e per la produzione è di 25 °C, se scende sotto i 20 °C la crescita e l’emissione dei fiori rallentano, mentre, se superiore a 30 °C provoca sterilità nei fiori ermafroditi.
La propagazione della papaia avviene principalmente per seme.
Il periodo migliore per la semina nel nostro paese è giugno, periodo durante la quale i vasi seminati possono essere mantenuti tranquillamente all’esterno senza l’ausilio di serre o protezioni.
È tuttavia possibile procedere con la semina tutto l’anno, avendo però cura di mantenere i vasetti in una serra riscaldata o comunque in ambienti con temperature mai inferiori a 20 gradi.
In ogni caso, seminiamo la Papaya così:
- Immergere i semi a bagno in acqua a temperatura ambiente per almeno 24 ore.
- Lavarli delicatamente sotto l’acqua corrente infine, interrarli in un composto di terriccio semplice, soffice, avendo cura di creare una buona base di drenaggio con sassolini o cocci di vaso.
- Porre i vasetti in una serra riscaldata o in ambiente come sopra indicato in base al periodo di semina.
- Quando le piantine (di norma dopo 70 /90 gg.)saranno maneggiabili tranquillamente ripicchettarle singolarmente nei vasetti.
Solo quando la pianticella avrà almeno un anno sarà possibile
iniziare a somministrare del concime liquido a base di azoto, fosforo e potassio.
I vasi possono essere posti all’esterno, in posizione ombreggiata e protetta dal vento.
Riporre i vasi in serra o dentro casa quando le temperature notturne inizieranno a scendere sotto i 15 gradi.