Capita, o sarà capitato almeno una volta a ognuno di noi, di seminare fiori o piante e di rimanere delusi dal risultato.
Magari imputando la colpa a fattori o persone terze eh sì! Capita!
Capita soprattutto quando ci si sta avvicinando al giardinaggio e qualche volta non solo.
E se fosse che seminiamo in maniera scorretta magari?
Spesso oggi, si effettuano semine in vaso in maniera superficiale, per la fretta o la scarsa conoscenza dell’operazione che può cambiare drasticamente da specie a specie di semente trattato minando così, le possibilità di crescita del 50% quando non il 100%.
I semi di alcuni fiori sono talmente piccoli che sembrano semola altri sono di qualche millimetro e altri sono grandi e duri o durissimi. Ogni qualità richiede cure particolari.
Iniziamo dicendo che i semi vanno interrati sotto uno strato di terriccio pari alla loro grandezza, se ad esempio seminiamo un nocciolo di 1 cm lo strato sopra di terra o sabbia sarà anch’esso di un cm. e così via.
I semi piccoli e\o piccolissimi vanno seminati nei tempi e nelle condizioni indicate per ogni specie in questo modo:
Si pongono su fondo di un vaso di plastica* dei sassolini o della argilla espansa per creare canalini di scolo dell’acqua(che può causare con l’accumulo in eccesso o in ristagno marciumi), si riempie a 5 cm dall’orlo con un miscuglio di torba, terriccio fine con foglie ben decomposte** e sabbia di fiume.
Si livella bene la superficie del terriccio e si bagna ben bene.
Si mischiano i semi con un pugno di sabbia di fiume che deve essere bella asciutta e senza grumi.
Si spande questo composto di semi e sabbia livellando con la mano o col fondo di un bicchiere, pianissimo, la superficie.
Si bagna per immersione, ossia, si immerge il vasetto, tenendolo per l’orlo, in un altro vaso più capiente riempito di acqua e quando si vede la superficie del terriccio inumidirsi lo si estrae, inutile dire come questa manovra, sia immergerlo che toglierlo, sia da effettuare con calma, piano piano.
In questo modo non si sposteranno i semi e le piantine verranno più robuste nel loro spazio.
Mentre l’acqua scola coprire il vaso con con una lastra di vetro coperta a sua volta da della plastica scura (a tal scopo è ottimo il vecchio sacco nero per la spazzatura.).
Si pone così il vaso a dimora in una serretta o comunque ove le temperature non scendano sotto i 18/20 gradi con l’accortezza che la superficie rimanga sempre umida nel tempo, una o due volte al giorno si darà aria alla terra alzando per un minuto il vetro.
Nel caso in cui sulla superficie del terriccio notaste della muffa, potreste velocemente risolvere spolverizzando la superficie con dello zolfo in polvere.
Quando i semi cominceranno a germogliare rimuovere il filtro scuro lasciando però il vetro e si porta il vaso in un ambiente luminoso non con il sole diretto ma con la stessa temperatura.
Anche le piantine si innaffiano per immersione almeno fino a che non saranno diradate o trapiantate.
Quando queste arriveranno al vetro, toglierlo, avendo cura di mantenere le temperature sempre attorno ai 18 gradi.
Quando le piantine saranno alte ¾ cm, si prenderanno delicatamente e si trapianteranno o singolarmente in vasetti o tutte assieme avendo cura di spaziarle di 5 cm fra una e l’altra ponendole in un miscuglio di torba e sabbia di fiume o terriccio specifico se è il caso.
A questo punto si possono usare dei vasi rigidi come il cotto ad esempio.
Cresciute ancora e a tempo dovuto si pianteranno in piena terra e si comincerà a trattarle come vuole la singola specie.
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