Il Tropaeolum Majus, conosciuto più con il nome Nasturzio è una pianta annuale aromatica e medicinale dal portamento per lo più  rampicante con fiori campanulati nelle tonalità  rosso, giallo e arancio introdotta in Europa nel 1684 dal Perù  dove veniva utilizzato come medicamento per le ferite.
Utilizzata soprattutto come ornamentale il nasturzio si è in alcune zone d’Italia naturalizzato in luoghi umidi e lungo corsi d’acqua.
Presenta un fusto con portamento strisciante o rampicante e le sue foglie, picciolate, sono arrotondate color grigio-verde, alcune varietà raggiungono anche i 4 mt. di altezza.

I principi attivi del Nasturzio sono i glucosinulati, i flavonoidi, i carotenoidi e le vitamine.
La parte aerea del nasturzio  aumenta le difese immunitarie, ha proprietà depurative, favorisce la diuresi ed elimina le tossine dall’organismo.
In cucina le foglie fresche donano un tocco di piccante nelle insalate , mentre i boccioli e i frutti freschi possono essere usati al posto dei capperi.
Nel giardinaggio il nasturzio ha la particolarità di attirare gli afidi , può dunque essere utile posizionato in punti strategici nell’orto al fine di allontanare questi parassiti  dalle colture.

Coltivato in serra allontana la mosca bianca.
Evitare di associare il nasturzio al cavolo cappuccio perché entrambi attirano la cavolaia (pieride del cavolo).

Una curiosità: La figlia del botanico Carlo Linneo nel XVIII secolo notò che i fiori rossi del nasturzio nella calde notti d’estate emettevano piccole scintille luminose.