Avete letto bene! L’urina umana, seppur in piccolissime dosi è un ottimo fertilizzante naturale!

L’urina umana, ai nostri occhi inutile liquido che il nostro corpo in quante tale espelle abituati come siamo a conoscerla come  il prodotto della escrezione del rene attraverso la quale vengono eliminati dall’organismo scorie dannose, soprattutto urea, presenti nel sangue è protagonista di studi dopo che, si è scoperto come  i contadini in Uganda la utilizzino per la concimazione e la lotta ai parassiti delle loro piante.

Tutto è nato in un piccolo paesino e si è velocemente diffuso  in tutta la regione.
L’urina viene raccolta e conservata per un periodo di 28 giorni, poi, viene miscelata con acqua, rapporto 1:1. dopo di che,  la miscela viene versata sul terreno dove si trovano le piante.
Lo scopo  è quello di aumentare la fertilità della terra, in modo che le piante possano essere coltivate tutto l’anno.
L’urina verrebbe  miscelata con acqua(come già detto, in rapporto 1:1) cenere e pepe rosso, ma su questo passaggio, sono ancora alla ricerca di maggiori spiegazioni!

L’urina contiene per l’esattezza:

  • acqua
  • urea
  • cloruro di sodio
  • azoto
  • sodio
  • urobilina
  • ammoniaca
  • acido urico
  • acido ippurico
  • acido solforico
  • acido fosforico
  • acido cloridrico
  • potassio
  • calcio
  • magnesio
  • creatinina

Alcuni di questi elementi sono utili allo scopo.
Anche in Messico l’urina viene utilizzata per la concimazione a tal scopo, viene  aggiunto un cucchiaio di terriccio per litro e in seguito  lasciato fermentare il tutto.
Quando l’urina presenta un intenso odore di ammoniaca, il concime è pronto per l’uso.

Anche L’Istituto federale per la ricerca sulle acque (Eawag) ha collaborato in Sudafrica per trasformare l’urina umana in fertilizzante, come spiegano dall’Istituto:

Trattiamo l’urina e estraiamo l’azoto, il fosforo e il potassio.
La nostra idea è di convertire la polvere ottenuta in granulati, producendo così un normale fertilizzate da spargere sui campi.

Naturalmente la cosa non poteva passare inosservata dato che, a differenza di altre sostanze e casi questa, ben si presta  per finalità lucristiche e così, la Fondazione Bill & Melinda Gates ha stanziato tre milioni di dollari  in favore del progetto congiunto fra l’Eawag e il Servizio approvvigionamento idrico della municipalità metropolitana di Ethekwini, in Sudafrica e permetterà agli esperti di continuare la ricerca per capire meglio come trattare l’urina e come utilizzare questo sistema nel Paese africano e non solo.

L’iniziativa si prefigge di sviluppare delle soluzioni tecniche per la raccolta e la trasformazione dell’urina e (naturalmente) afferma l ‘ingegner Udert dell’ Eawag:

L’idea è che qualcuno possa raccogliere l’urina, produrre dei fertilizzanti e fare qualche soldo

Sì! Lo so! Direte che opera buona  e pia!

Vero! Ma sono diventata un poco scettica visto come funziona il mondo, la dove non c’è possibilità di lucrarci nessuno investe, sarò troppo pessimista, ma in fondo è la realtà! Ma torniamo al dunque!

Anche alcuni scienziati finlandesi ne sono convinti anzi direi certi dato che  hanno a loro volta sperimentato il composto nella coltivazione di orticole, in particolare la ritengono in grado di favorire la crescita  delle piante, nella specie in studio, piante di cavolo.
L’esperimento condotto ha preso in esame tre diverse piantagioni.
La prima è stata fertilizzata con concime convenzionale,
la seconda con urina umana,
il terzo lasciato crescere senza nessun additivo.

Secondo i dati forniti, l’urina raccolta da una persone durante un anno basterebbe per concimare una piantagione di cavoli   da 90 metri quadri.
Rispetto a un concime tradizionale, la raccolta dei cavoli trattati con urina sarebbe di circa 64 chilogrammi maggiore, 256Kg nel caso in cui non si utilizzi nessun concime.
Oltre ai cavoli sembra l’urina faccia bene anche nella coltivazione dei cetrioli.

Tuttavia pare che la tecnica non sia poi così sconosciuta anche a giardinauta privati, dilettanti e meno, da anni, presenti in Italia i quali la utilizzano con successo anche nella coltivazione di fragole, pomodori e altri ortaggi in generale.
Insomma, mai più pipì buttata?
Cosa ne pensate?