Abbiamo visto in un precedente articolo come le piante, alcune piante, possano essere utili in ambienti chiusi grazie alla loro capacità di trasformare le sostanze inquinanti presenti nell’aria in aria pulita.
Abbiamo anche affrontato brevemente il problema dell’uso di prodotti chimici, qualora queste vengano attaccate da parassiti.
Avevamo anche già accennato al fatto che, una pianta sana, coltivata in modo adeguato, in ambiente adeguato a cui si prestano irrigazioni e concimazioni oculate con maggior difficoltà verrà attaccata da parassiti animali e vegetali.
Vediamo in ogni caso come possiamo curare con tecniche naturali e biologiche le nostre piante antinquinanti dai principali parassiti che potrebbero colpirle quali acari e cocciniglie vedremo poi, un infuso utile in entrambi i casi.
CONTRO GLI ACARI
Utilizzate una spugna pulita imbevuta con acqua pura o acqua e aceto e utilizzatela per passare una a una foglie e fusti delle piante colpite da acari avendo cura di eliminare anche le loro minuscole tele bianche.
È quasi superfluo dire che la spugna dovrà essere mantenuta pulita avendo cura di sciacquarla spesso durante l’operazione di “pulizia-cura” delle piante.
CONTRO LE COCCINIGLIE
I grossi fiocchi bianchi delle cocciniglie farinose e le corazze delle cocciniglie carapace possono essere rimossi a mano utilizzando un fazzoletto imbevuto di alcool a 70 gradi.
Andranno eliminati fusti e foglie danneggiate così da limitarne la proliferazione.
UN INFUSO BIODINAMICO/BIOLOGICO PREVENTIVO/CURATIVO
Prendere l’abitudine d’irrigare le vostre piante una volta al mese con dell’infuso di Lavanda e Melaleuca o estratto liquido dei semi di pompelmo aiuterà a rafforzare le difese naturali delle nostre piante,
riducendo di fatto l’eventualità di malattie parassitarie o in alternativa, come curativo da nebulizzare sulle piante avendo cura di nebulizzare sia la pagina superiore che quella inferiore delle foglie.
COSA SERVE:
Per la preparazione di 2 litri d’infuso di lavanda prendete 10 grammi di apici freschi di lavanda, lavateli sotto acqua corrente e metteteli da parte.
In una pentola mettete i 2 LT. di acqua a bollire, appena questa bollirà bene buttateci la lavanda , spegnete il fuoco e coprite con un coperchio, lasciate così fino a che non raffredda completamente.
Passata il tempo necessario, filtrate il tutto e versate la soluzione in una bottiglia, senza diluire con ulteriore acqua, la soluzione così pronta potrete conservarla in frigorifero fino a 20/30 giorni.
La Melaleuca o l’estratto dei semi di pompelmo va aggiunto all’infuso una volta che questo si sarà raffreddato completamente nelle dosi di 20 gocce per uso preventivo in due LT d’infuso da irrorare sul terreno oppure, a scopo curativo 20 gocce in 500 ml d’infuso da nebulizzare come descritto in precedenza.
Se conserverete l’infuso in frigo, abbiate l’accortezza di tirarlo fuori almeno mezz’ora prima dell’uso, non utilizzatelo mai freddo da frigo.