La stratificazione condotta a basse temperature e in ambienti controllati  come ad esempio frigoriferi, celle, ecc. oppure all’aperto  come in cassoni o buche scavate nel terreno viene chiamata stratificazione fredda o vernalizzazione.
In entrambi i casi è fondamentale mantenere un buon livello di umidità del substrato, evitando ristagni d’acqua, e assicurare temperature costanti e uniformi in tutta la massa.

Nei trattamenti di vernalizzazione fatti all’aperto, dove le oscillazioni di temperatura e umidità sono più probabili, è raccomandabile irrigare quando necessario, assicurando il drenaggio delle acque, e isolare termicamente il cumulo, sistemandolo in buche abbastanza profonde, oppure disponendolo in luoghi non soleggiati sotto la copertura di uno strato di materiale coibente come la terra,  la sabbia,  i teli di juta,  del fogliame o del TNT come per le pacciamature.

Una variante della vernalizzazione, è costituita dal ‘prechill priming‘ che consiste nella stratificazione fredda seguita da una disidratazione più o meno accentuata a seconda della specie, che consente la conservazione del seme non più dormiente, per periodi variabili.

Per il controllo di alcuni funghi presenti nei tegumenti esterni dei semi, che trovano nella stratificazione condizioni favorevoli di sviluppo, si può ricorrere all’immersione delle sementi in una soluzione d’ipoclorito di sodio al 2% di cloro attivo per 10 minuti oppure un una soluzione di 5 gocce di Melaleuca o estratto liquido di semi di pompelmo o ancora Neem per bicchiere d’acqua.

È la tecnica di stratificazione più diffusa, quindi, quando troverete tale termine  senza che venga specificato se trattasi di stratificazione calda o fredda senz’altro si intenderà la  vernalizzazione.

Una delle tecniche di stratificazione a freddo maggiormente utilizzate dai giardinauta si esegue così:

Mettere uno strato di sabbia umida dello spessore di 2 cm circa  in un contenitore, bene le vaschette di plastica che si usano per conservare i cibi in frigorifero, riporre  sulla sabbia un pezzo di carta assorbente per le pulizie, non  utilizzate mai la carta igienica in quanto con l’acqua si spacca facilmente, metteteci i semi sopra, ricoprite poi il tutto  con un altro pezzo di carta.
A questo punto nebulizzate finché la carta non è ben umida con dell’acqua demineralizzata.
Ponete ora sopra alla carta un altro bello strato di sabbia, circa 1 cm.

Etichettare il contenitore segnando la specie seminata e la data in cui si sono riposti a stratificare i semi infine, sistemate il tutto, senza chiudere il contenitore, nella parte bassa del frigorifero, la temperatura ottimale è di 3/4 gradi.

Occorrerà controllare almeno una volta alla settimana che il substrato sia ben umido, ma non fradicio, e niente ristagni, inoltre, non geli, nel caso accadesse che geli,  portare il contenitore più in alto di un ripiano inoltre, sarebbe cosa giusta una volta alla settimana quando si procede con la nebulizzazione del substrato utilizzare un prodotto anticrittogamico.

Il periodo minimo necessario è di 30/40 giorni, superati i quali si può procedere con la semina in vaso.
La stratificazione a caldo – Estivazione –