L’Erythrina chiamata anche albero del corallo è un arbusto o piccolo albero caduco  originario dell’America centrale che conta numerosissime varietà.
Ha portamento eretto, molto ramificato e può raggiungere i 4-5 m di altezza  e la sua corteccia  si presenta liscia, spinosa e  scura.
In estate produce spettacolari infiorescenze costituite da numerosi fiori di colore rosso corallo, alla quale seguono dei lunghi baccelli contenenti i semi rossi e neri a forma di fagiolo.

semi di erythrinaL’ho conosciuta grazie a un amica che mi inviò alcuni semi dell’Erithrina Caffra.
Come si può vedere dall’immagine a sinistra i semi sono rossi, duri, grossi come un chicco di caffè  dalla forma che ricorda un fagiolo e dal lato interno, sono neri.

Si sono rivelati di  facilissima germinazione tanto che dei circa 15 semi gentilmente donati tutti germinarono.

In seguito, riuscii a salvarne  10 piantine, che peraltro ho appena riposto fuori sul balcone dopo avergli fatto passare il primo inverno in casa.

Infatti, nel sud Italia questa pianta viene coltivata un po’ come qua nel nord L’Albizzia, una pianta rustica da esterno,  ma nelle zone più fredde d’Italia potrebbe risentire fortemente del gelo invernale.

Predilige le posizioni soleggiate, ma si sviluppa senza problemi anche a mezz’ombra, soprattutto nelle regioni a clima più mite, non teme particolarmente  il freddo, tuttavia,   è opportuno  in inverno riceva  più  sole possibile, mentre per  gli esemplari più giovani è bene proteggerli  nei mesi freddi,  almeno per i primi anni dalla messa a dimora.

Nei mesi caldi necessita di annaffiature settimanali, aumentando la quantità d’acqua nei periodi caldi dell’anno mentre in inverno non sarà necessario apportare acqua.

Da marzo a settembre fornire del concime per piante da fiore in buona quantità, sia sotto forma di letame maturo da interrare ai piedi della pianta in febbraio, sia come concime granulare a lenta cessione.
Predilige terreni freschi, ben drenati, ricchi di materia organica.

La moltiplicazione come già accennato, può avviene per seme, utilizzando in primavera i semi dell’anno precedente, emetterà ben presto, circa 10/15 giorni a temperature intorno ai 20 gradi un bel fusto con le prime foglie verde brillante, in seguito, potrete notare delle piccole spine apparire sul fusto, ma anche sul picciolo e sulle  foglie (almeno per la varietà Caffra).

È bene scarificare leggermente prima il seme e poi metterlo a bagno  in acqua tiepida per alcune ore prima di seminarli, quindi , praticare la scarificazione e l’osmopriming.
Altro metodo di riproduzione avviene per talea, da effettuare in primavera oppure in autunno, da far radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
Talvolta gli afidi rovinano i fiori e ricoprono e germogli impedendone lo sviluppo.