Se nell’agricoltura biologica si prevede l’ausilio di sostanze terze d’intervento purché non di natura chimica o se con agenti chimici dai dosaggi di tossicità stabiliti dalla CEE, nella coltura naturale non si utilizza alcun agente terzo chimico, ma solo piante utili a contrastare malattie
o a migliorare la fertilità del terreno tipo sovescio, aglio etc…etc…in base alle specie coltivate l’essenza da abbinarci frutti stessi caduti dalle piante, che macerando aumentano la fertilità del terreno e attirano animali utili a contrastare possibili malattie.
Non confondiamo la coltivazione naturale con la coltivazione biodinamica.
La coltivazione biodinamica considera anche fattori come i cicli lunari e i segni zodiacali, una tecnica piuttosto complessa.
Cerchiamo di capire meglio partendo dalla definizione stessa.
AGRICOLTURA NATURALE
L’agricoltura naturale è definibile come l’Agricoltura del non fare, consiste semplicemente nel lasciare che ogni cosa, nel sistema agricolo – ambientale, vada secondo natura: niente potature, concimazioni, cura colturale o trattamento fitosanitario, lotte antiparassitarie, lavorazioni del terreno.
In questo contesto il lavoro dell’agricoltore si limita alla semina e al raccolto.
Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie, se necessario avendo preventivamente mescolato i semi con argilla e fertilizzante (questo consente di ridurre il numero di semi necessari).
Al terreno deve essere restituito quanto più possibile di ciò che ha prodotto, quindi l’agricoltore deve cogliere esclusivamente i frutti e lasciare sul campo tutti gli scarti e le rimanenze della coltivazione, che fungeranno da pacciamatura.
Il terreno rimane perennemente inerbito con piante poco invadenti che fissano l’azoto (vedi sovescio) e su questo si possono seminare direttamente cereali, ortaggi o far crescere alberi da frutto; questo fa sì che, rimanendo sempre coltivato, il terreno riduca la propria erosione superficiale.
In caso d’infestazioni vengono inseriti animali antagonisti a quelli dannosi per la coltura (lotta biologica).
AGRICOLTURA BIOLOGICA
È un tipo di agricoltura che considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera ed esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi (salvo quelli specificatamente ammessi dal regolamento comunitario) e organismi geneticamente modificati.
La parola “biologica” presente in agricoltura biologica è in realtà un termine improprio: l’attività agricola, biologica o convenzionale, verte sempre su un processo di natura biologica attuato da un organismo vegetale, animale o microbico.
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