La convinzione che mettere delle piante in casa, e in particolare in camera da letto non sia una trovata geniale in quanto queste ci sottrarrebbero ossigeno è un falso mito, se vogliamo definirlo così, un idea preconcetta sfatata da tutti gli studi fatti nel campo.

Le piante respirano sì, come noi, di giorno e di notte, ma consumano una quantità di aria irrisoria.
Naturalmente, non andremo a installare una sorta di giungla in camera da letto, ma delle piccole piante, inoltre, durante e grazie alla fotosintesi le piante trasformano l’anidride carbonica in ossigeno, utilizzando gli elementi carboniosi come nutrimento.

L’abitudine, ottima, di aprire le finestre ogni mattina per far aerare l’ambiente rimane da prediligere, tuttavia, se una mattina proprio non ne avete il tempo potrete optare per lasciare le persiane o tapparelle che siano aperte così che la luce possa entrare nella stanza e permettere alla pianta d’iniziare il suo ciclo di fotosintesi, assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno.

Naturalmente questa non è un’azione da far diventare cosa di tutti i giorni, aprite le finestre ogni santa mattina per almeno 10 minuti e poi chiudetele lasciando comunque le persiane aperte!

Da considerare invece sono le malattie delle piante stesse, afidi cocciniglie acari e compagnia possono essere fonte di problematiche, infatti, non potremo trattare queste piante come una qualsiasi pianta da esterno, non fosse per altro che nebulizzare prodotti fitosanitari in casa causerebbe nel tempo problemi a noi ecco com’è che molti pensano che le piante inquinano, non sono le piante a inquinare, siamo noi, che le trattiamo male prima e le ritrattiamo male con i prodotti chimici poi.
Ma questo è un blog bio, e anche qua una soluzione dobbiamo trovarla!

La maggior parte delle malattie parassitarie e fungine nelle piante da interno, anzi tutte le malattie delle piante da interno, sono dovute a errori nostri.

Le piante infatti devono essere scelte in base all’ambiente in cui le si andrà a posizionare, e non viceversa sceglierne una che faccia pendant  con l’ambiente, una pianta che necessita di molta luce se la posizioniamo in una casa poco illuminata va da sé che non potrà star bene ok ?

E una pianta che non sta bene non solo potrà rimanere vittima di attacchi parassitari, ma non sarà certo l’ideale al fine per cui l’avevamo acquistata giusto?
Quindi, quando ci apprestiamo alla scelta della pianta da mettere in casa o in ufficio assicuriamoci di potergli offrire:

1) La quantità di luce di cui necessita, solo così crescerà rigogliosa e farà il lavoro per cui l’abbiamo presa.
2) La corretta somministrazione di acqua e concimi, eccessi in un senso o nell’altro possono provocare diverse       malattie parassitare e fungine fino alla morte della pianta stessa, quindi, attenzione!
3) Una corretta pulizia del fogliame, la polvere viene attratta dalle foglie delle piante, ragion per cui dovremmo essere felici, vorrà dire che ne avremo meno in giro e per aria noi, però, la fotosintesi con le foglie tutte coperte di polvere non può avvenire, e così, non potrà mai “pulire” l’aria che abbiamo in casa!
4) Temperatura ambientale e igrometria ottimale, indispensabile per la corretta crescita della pianta, senza questi due fattori inevitabilmente la pianta o crescerà stentata oppure, morirà proprio!

Una sommaria conoscenza della pianta non sempre può bastare, considerate infatti che la maggior parte se non tutte delle piante da interno sono piante che nel loro paese di origine crescono all’aperto, ecco perché sarebbe l’ideale conoscere quale è il suo clima originale, purtroppo spesso il vivaista risulta poco informato, ma ci verrà incontro internet, quindi, informatevi quantomeno sullo stadio vegetativo in cui questa pianta cresce nel suo habitat naturale.
Ecco come curare le piante da interno con tecniche biologiche!

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