Il cedro (Citrus medica) è uno dei tanti protagonisti della tavola natalizia, soprattutto candito.

La pasticceria siciliana ne ha fatto un’icona di bontà e prelibatezza.

Anche perché il cedro non ha un prezzo irrisorio, data la complessità della sua coltivazione.
Gli alberi infatti sono molto sensibili ai patogeni e agli agenti atmosferici, e i frutti possono malformarsi o deteriorarsi con facilità.

La cura dell’albero di cedro  è molto faticosa per l’agricoltore, poiché date le ridotte dimensioni alle quali è mantenuto per essere più produttivo, costringe a eseguire tutte le operazioni in ginocchio e con la testa rivolta verso l’alto.

Il cedro migliore proviene dalla Calabria, da un piccolo paese della provincia di Cosenza, Santa Maria del Cedro, che ha dato il nome alla vicina Riviera, detta appunto “dei cedri”.

Santa Maria del Cedro ha una storia millenaria, quasi leggendaria.
Fu fondata nel lontano III secolo prima di Cristo dai Magno-greci, che la battezzarono Laos.
Ogni anno vi si raccolgono eminenti rabbini di tutto il mondo, che scelgono i cedri più pregiati per la Festa dei Tabernacoli (o delle Capanne) che anticamente concludeva la vendemmia e l’anno agricolo.
I cedri destinati a questa tradizione devono essere perfetti per forma, dimensione, colore, brillantezza, profumo.

Nelle nostre tavole il cedro è usato soprattutto candito, rarissimamente è usato fresco anche perché avrebbe dei costi proibitivi.

Per ottenere uno sciroppo di cedro davvero speciale procuratevi un cedro fresco e due limoni.

Prelevate la scorza degli agrumi e lasciatela in infusione in mezzo litro di alcol per una settimana, nella dispensa, in un contenitore ben tappato.

Filtrate le bucce, a parte sciogliete 200 grammi di zucchero in mezzo litro d’acqua e quando lo sciroppo sarà raffreddato, aggiungetelo all’alcol.

Lasciate riposare, filtrate e trasferite in bottiglia.
Lasciate maturare un paio di mesi. Potete servirlo semplice o con ghiaccio, diluito nelle bagne per i dolci, o per arricchire una salsa agrodolce con un ingrediente poco convenzionale.

Il liquore così ottenuto può profumare anche le bevande estive.
Se lo gradite meno alcolico, usate 75 ml d’acqua invece di mezzo litro.

 

 

Immagine in evidenza da: calabrianostra.blogspot.com