Piccola guida per autentici neofiti…L’esperienza farà il resto!
Il dosaggio della poltiglia bordolese è quasi un tabù, basta girare su internet nei vari forum a tema giardinaggio per rendersene conto.
Grossi problemi di comprensione su quanto riportato nei fogli accompagnatori del prodotto.
Simboli strani e cifre ancor più ignote senza contare poi come spesso, anzi sempre, vengano riportati i dosaggi per ettolitro omettendo del tutto la seppur minime indicazione sulla grammatura, dato utile per chi vuole magari farsi mezzo litro di soluzione per il gelsomino in vaso.
E così, anche quando la soluzione è a portata di mano (o memoria)per molti subentra l’ansia da matematica, il caos insomma!
Una volta si andava a spanne, c’erano grosse vasche di cemento dentro le quali veniva preparata con la tecnica autentica del mischiare rame e calce a mano (figuriamoci, ci incasiniamo già con la soluzione pronta oggi come oggi)prima di scoprire quanto possa diventare nociva sia per l’uomo che per l’ambiente.
Infatti seppur sia vero che la poltiglia bordolese è ammessa anche nelle colture biologiche, è altrettanto vero che comunque contiene rame, cosa non da sottovalutare!
Le dosi chiaramente variano in base a molteplici fattori come la quantità di piante da trattare, sono in vaso oppure in piena terra?sono malate o bisogna trattarle solo preventivamente?e ancora, che pianta dobbiamo trattare?
Andremo quindi a vedere giusto un dosaggio che può andare bene un po per tutte le piante e solo per i trattamenti preventivi.
Prepareremo delle dosi leggere leggere, meglio dover effettuare un trattamento in più successivamente, che rischiare di danneggiare le piante o avvelenare il terreno, naturalmente, come detto, il dosaggio sarà buono per i soli trattamenti preventivi.
In primis la soluzione che eventualmente avanza non va MAI usata per irrigare i vasi ne versata nei pozzetti di scolo o sul terreno o nel wc, bisogna imparare a prepararne la giusta quantità di soluzione che ci occorre, al massimo ne facciamo dopo una in più poi, se non bastasse, così evitiamo il cruccio sul dove e come smaltirla, poi, non va usata (se non in casi gravi di malattia)su piante in fiore e / o in piena produzione di frutti/ortaggi.
Prestare inoltre la massima attenzione in caso le piante da trattare siano in zone dove soggiornano degli animali domestici, evitando magari di far sgocciolare la soluzione sul prato sottostante, magari mettendo sotto se possibile un pezzo di plastica (tipo quelli usati per le imbiancature) e abbiate l’accortezza di tenerlo controllato ed eliminarlo non appena eventuali sgocciolamenti cesseranno.
Questo perché, esperienza personale, sotto alcuni alberelli cresce quell’erba tanto interessante per cani e gatti, e anche se le dosi che si consigliano in questo post sono blande potrebbero comunque causare qualche disturbo ai nostri amici di casa (così eviterete di farvi venire un infarto e chiamare il veterinario con fare stile madre che chiama l’elisoccorso perché il bambino si è sbucciato il ginocchio nel caso il vostro cane presenti un eccesso di salivazione dopo aver brucato l’erbetta proprio sotto la pianta che avete trattato).
Per non confonderci ulteriormente su la quantità di calce e di rame da miscelare parleremo della poltiglia bordolese in polvere già pronta all’uso.
Per capire meglio cos’è la poltiglia bordolese dopo leggetevi anche: La poltiglia bordolese: come, quando e perché usarla.
Iniziamo con chiarire il fattore dosaggio riportato sulle confezioni di poltiglia bordolese:quando sulla confezione ci si imbatte in scritte come “800/1200 g/hl” intendono che occorrono 800/1200 gr di polvere per 1 ettolitro di acqua,
1 ettolitro di acqua è pari a 100 litri.
Continua a leggere l’articolo cliccando sotto…