La mia coltivazione indoor di lattuga…

Come ho fatto? Facile? Vorrei dire che è stato facile, in realtà, come i tutte le cose dovete metterci un po’ d’impegno.
Sapete una cosa però? Io oggi mi mangio la mia lattuga e so di per certo da dove viene.
Più che altro è una vera soddisfazione.
Dunque, per iniziare la vostra coltivazione indoor in idroponica, dovete procurarvi un sistema idroponico o aeroponico.

La differenza fra sistemi aeroponici e idroponici è la differenza che passa fra le tecniche idroponiche e quelle aeroponiche.

Le seconde sono un evoluzione delle prime e le differenze fondamentali dipendono dalle modalità di sostegno delle piante (in aeroponica le piante sono sospese per via aerea) e di erogazione delle soluzioni nutrienti.
In pratica con l’aeroponica il liquido nutriente viene nebulizzato direttamente sulle radici consentendo un risparmio maggiore dell’acqua e della manodopera.

Prima di acquistare un sistema idroponico (in commercio ve ne sono diversi) avrete bisogno di una mini serra, che è una “scatola” (di solito in plastica) dove far germinare i semi.

Se non volete acquistare un sistema idroponico
potete anche farlo “fai da te” ma vi assicuro che trovare i materiali o comprarli per fabbricarlo è veramente lungo e vi costa poco meno di un sistema idroponico di base.
Inoltre considerate pure che copiare il sistema classico dei tubi in “stile idroponica” è semplice, ma costruire un sistema fatto a vasche sempre più piccole (vedete qui a sinistra) non credo si possa fare in modo così semplice in casa.

Presa la mini serra dovrete avere dei cubi di lana di roccia (ve ne sono di diverso tipo, io ho usato quelli
della Rockwool) che sono fatti apposta per far germinare i semi di lattuga.
Se tenete i semi di lattuga a una temperatura di 23 – 28 ° gradi, in 48 ore i semi inizieranno a germinare.

Una volta che i semi in cubi rockwool hanno messo le prime radici
dovrete trasferirli in vasetti appositi a rete, in cui dovete prima aver messo l’argilla espansa (vedi immagine sotto).

 

Questi vasetti vi servono perché vanno messi nel sistema idroponico.
In questo modo le piante possono far “aggrappare” le proprie radici all’argilla e riescono a ricevere meglio la soluzione nutriente.
A proposito di soluzione nutriente, prima di mettere i vasi dovrete aver diluito nell’acqua dei fertilizzanti (meglio se naturali) per fornire tutti i minerali di cui ha bisogno la pianta.

Per tutto il nutrimento necessario, dovete irrigare le vostre piante con dei sistemi d’irrigazione.
Esistono sistemi d’irrigazione studiati appositamente, con timer automatici, per consentire alla pianta di assorbire il giusto quantitativo d’acqua.

 

Potete usare un qualsiasi sistema d’irrigazione (i tubetti per intenderci) presente in commercio, l’importante è che le piante assorbano solo l’acqua presente nella vasca del sistema idroponico.

Un sistema idroponico è formato da: vasi (di solito in plastica) a incastro, poggiati l’uno sull’altro e sempre più piccoli, una pompa a immersione per mescolare la soluzione acquosa e ossigenare le radici e infine, per una coltivazione indoor efficace un filtro a osmosi inversa.
Tranquilli, nulla di marziano.
Un filtro a osmosi inversa non è altro che un filtro che fa passare solo le particelle indispensabili alla vita della pianta e non ne fa assorbire in quantità eccessiva.

I vantaggi della coltivazione idroponica
Vantaggi? Per me l’idroponica è un punto di svolta dell’agricoltura.
Ho consumato molta meno acqua. In passato avevo provato a coltivare lattuga nel modo tradizionale ed ho usato quasi 100 litri d’acqua per 1 Kg di lattuga facendola appassire.
Con l’idroponica ne ho usati circa 50.
In più ho letto in giro che con l’aeroponica arrivi a consumare il 90% in meno di acqua, quindi se fate aeroponica impiegate solo 10 -15 litri d’acqua.
Avete letto bene, si era appassita.
Questo era dovuto anche al fatto che il suolo del mio giardino non era adatto per le colture e quindi potevo fertilizzare quanto mi pareva ma non usciva nulla o meglio, le piante crescevano insane.

Con questa tecnica di coltivazione fuori suolo ho potuto controllare i fertilizzanti e i substrati
(scoprirete che il pH è importantissimo) e diversi altri fattori che mi hanno permesso di sviluppare le piante in modo paradossalmente più sano e fiorente.
In fin dei conti mi sono divertito a veder crescere giorno per giorno le piantine di lattuga ed è stato ancora più bello, quando me le sono mangiate!

Provateci!

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