Il substrato è la sostanza dove si semina e si mettono a dimora le piante.
Nella coltivazione fuori suolo, nella Coltivazione Idroponica, non si tratta di vero e proprio terreno anche se alla base il suo ruolo è in parte il medesimo, infatti il ruolo che esso svolgerà è pari pari a quello del terreno, ovvero, dovrà accogliere l’apparato radicale della pianta, nutrirla e sostenerla.
Dal momento che, a differenza della coltivazione “classica”, il substrato nell’ idrocoltura non apporterà di per se già parte delle sostanze nutritive utili alla pianta ecco che diventa fondamentale intervenire in modo regolare ad apportare direttamente sostanze nutritive tramite irrigazione.
Alcune specie di orticole tuttavia non necessitano di tali interventi in quanto è possibile coltivarle direttamente nella sostanza nutritiva senza l’uso di alcun substrato che aiuti.
Vediamo nel dettaglio!
LA TORBA
La torba, da non confondere con il terriccio (la torba da asciutta presenta una colorazione marrone biondo mentre il terriccio marrone tendente al nero) è una sostanza organica molto apprezzata dalle radici, è morbida e soffice, spesso viene mischiata a sabbia, vermiculite o perlite o ancora polistirolo espanso sbriciolato al fine di rendere la torba ancor più drenante ed evitare così ristagni di acqua.
Un difetto della torba è quello di diventare permeabile all’acqua anche da asciutta pertanto sarà conveniente mantenerla umida anche per la semplice conservazione, in commercio però esistono dischetti di torba pressata i quali non solo sopperiscono al problema dello spazio per la conservazione e del setacciamento con altri prodotti drenanti ma eliminano il problema della permeabilità essendo di fatto possibile conservarli in piccoli spazi dentro casa (a differenza di sacconi).
Per quanto riguarda i sacchi, sarà pratico acquistare solo torbe già pulite, setacciate cioè da eventuali rami e fibre filamentose al fine di ridurre il lavoro poi di doverla setacciare voi.
Per quanto concerne invece l’aggiunta di materiali drenanti si procede con mix di 10 a 4 ossia:
10 litri di torba e 4 di perlite
oppure 10 litri di torba e 4 di vermiculite o polistirolo
e così via!
Terminata l’operazione di “impasto” si procederà inumidendo il composto.
Con questo composto si riempiranno i vasi.
La torba è un casino da sterilizzare in quanto la si dovrebbe trattare a vapore.
PERLITE e VERMICULITE
Sono prodotti organici e inerti utilissimi nell’idrocoltura, vengono usati per alleggerire i terreni compatti così da renderli più ariosi e drenanti.
Sono materiali leggerissimi, di solito, li si trova in commercio sottoforma di minuscole palline.
La loro funzione in ogni caso è di supporto ad altro materiale, anche se, vi sono casi in cui vengono usati soli o mischiati a sabbia.
Mischiati alla torba offrono un ottimo composto per rinvasi, semine e talee.
Come dicevo per la torba, il rapporto è di 10 a 4 ossia 10 litri di torba e 4 di perlite o vermiculite.
Inumidire bene bene, e utilizzare!
Conservare la perlite e la vermiculite nei loro appositi sacchi ben asciutti magari sollevati comunque da terra ed in luoghi chiaramente altrettanto ben asciutti!
LANA DI ROCCIA
Soffice e permeabile questo materiale presenta una scarsa capacità di ritenzione idrica per contro, ha una grande capacità di far circolare l’ossigeno.
In commercio la si trova in forma di cubetti.
Per usare la lana di roccia senza incorrere in disastri sarà quindi indispensabile apportare continue e stabili annaffiature.
Oltre che come substrato nelle colture professionali (come le lastre di Grodan), viene utilizzata come substrato nei semenzai dentro la quale si può seminare direttamente avendo cura di porre i cubetti di lana dentro a contenitori che consentano il ristagno di almeno un cm. di liquido nutritivo.
La lana di roccia si può sterilizzare senza problemi, al caso, la si porrà a bagno in un contenitore con acqua e candeggina o lisoformio in proporzioni di 4 a 1 (4 parti di acqua e 1 di candeggina o lisoformio) per un quarto d’ora dopo si sciacquerà abbondantemente con acqua corrente e la si lascerà asciugare.
POLISTIROLO ESPANSO
Utilissimo come materiale da imballo e come isolante nelle abitazioni, il polistirolo espanso ben si presta all’uso sbriciolato e mischiato a torba o alla sabbia.
Può essere utilizzato al posto della perlite e/o della vermiculite.
Il polistirolo lo si può sterilizzare prima dell’uso lo si porrà a bagno in un contenitore con acqua e candeggina o lisoformio in proporzioni di 4 a 1 (4 parti di acqua e 1 di candeggina o lisoformio) per un quarto d’ora dopo si sciacquerà abbondantemente con acqua corrente e la si lascerà asciugare.
SABBIA e GHIAIA
Sabbia e ghiaia sono materiali inerti e inorganici non più molto usati negli impianti professionali causa il loro peso ma ancora molto apprezzati a livello hobbistico.
Si usano come allestimento per i semenzai oppure come materiale drenante assieme ad altro substrato compatto.
Il loro uso è pressoché illimitato in quanto non subiscono deterioramenti dovuti all’uso nel tempo.
Sono i materiali maggiormente drenanti, con il loro uso è praticamente impossibile imbattersi in problemi di asfissia dell’apparato radicale, sono facili da pulire e sterilizzare ma scarseggiano in quanto ritenzione idrica.
ARGILLA ESPANSA
Beh! L’argilla espansa quasi quasi non ha bisogno di presentazioni, chi non la conosce e riconosce usi e vantaggi?
Leggera, drenante e ariosa l’argilla espansa è un materiale di eccellenza nella coltivazione idroponica grazie anche al prezzo di vendita davvero alla portata di tutti.
Prima dell’uso è indispensabile sempre darle una lavata sotto acqua corrente.
La si può sterilizzare con facilità, in questo caso, dopo averla lavata sotto acqua corrente la si ripone a bagno per un quarto d’ora dentro a dell’acqua bollente.
Leggi anche: La Coltivazione Idroponica.