Orto e fotovoltaico sono due parole che apparentemente hanno ben poco in comune.
Eppure, in verità, le due cose sono ben più interconnesse di quanto si pensi: entrambi utilizzano il sole come fonte di energia.

Sì perché nell’orto i vegetali che semineremo o pianteremo avranno bisogno di sole, oltre che di acqua e fertilizzante, per crescere rigogliosi; L’impianto fotovoltaico allo stesso modo necessita di sole per attivare le celle fotovoltaiche e produrre energia.

Ecco dunque che da questo trait d’union, l’inventiva umana, talvolta in maniera inconscia, ha generato numerose forme differenti di abbinare le parole orto e fotovoltaico.
L’abbinamento più semplice, e accessibile a tutti.

Solar panelsÈ costituito dall’utilizzo di mini pannelli fotovoltaici che consentono di generare in loco l’energia elettrica necessaria per la gestione dell’orto stesso, ad esempio quella consumata per il funzionamento di una pompa elettrica per l’irrigazione o da una luce notturna di sorveglianza.
Soluzione questa dal costo di poche decine di euro.
È un piccolo modo per contribuire alla diffusione del fotovoltaico e alla generazione di energia verde: infatti È vero che l’energia generata è un nonnulla per la sommatoria di tanti piccoli gesti possono creare numeri interessanti.

Il secondo abbinamento invece sono gli orti solari.
Lo spunto in questo caso nasce dall’idea di molte medie e grandi città, dove nei centri storici non vi sono zone verdi da destinare a orti e il comune, in risposta alla necessità dei propri cittadini di coltivare in loco gli ortaggi e sensibilizzato su tematiche quali l’agricoltura sostenibile e di prossimità, ha messo a disposizione dei cittadini degli appezzamenti di terreno affinché questi li destinino a orti.

Ebbene, facendo riferimento a tale esempio, considerato che nei centri storici non vi sono spazi per l’installazione d’impianti fotovoltaici e che questi potrebbero in taluni casi deturpare i monumenti storici, alcuni comuni hanno deciso di mettere a disposizione dei cittadini che vivono nei centri storici dei terreni ubicati in periferia affinché realizzino quell’impianto fotovoltaico che non hanno potuto realizzare a casa propria.

Si tratta dunque degli orti fotovoltaici, il concetto di orto rimane inalterato ma al posto di seminare vegetali si piantano pannelli fotovoltaici.

Il terzo abbinamento infine sposa in maniera completa le due parole orto e fotovoltaico, unendole in maniera non antitetica.

Molte volte infatti la coltivazione degli ortaggi, sia in grande scala ma anche nel piccolo orto urbano, si abbina con la costruzione di serre.

Ebbene quale idea più semplice e se vogliamo banale, ma proprio per questo degna di nota, di rivestire la parte superiore di queste serre di pannelli fotovoltaici.

Ecco dunque che le serre fotovoltaiche diventano luoghi ottimali per fare crescere vegetali e anche animali in modo eco sostenibile, sia che si tratti del grande impianto industriale che di una piccola-media serra personale, permettendo in contemporanea di massimizzare la resa economica di un terreno agricolo.

Immagine da: tentenuk by Flickr