L’ Alliaria officinalis, conosciuta anche con i nomi Erba aglina e Lunaria selvatica è una pianta perenne  ermafrodita, della famiglia delle Brassicaceae, alta oltre un metro, quasi glabra con odore di aglio molto persistente in particolare se si strofinano le sue foglie, caratteristica, a cui deve il suo nome.

La si trova nella boscaglia in mezz’ombra e nei boschi umidi di latifoglie, o comunque ricchi di azoto e sostanze organiche  in quasi  tutta Italia, infatti,  risulta  assente in Sardegna.

Il fusto eretto dell’Alliaria è  poco ramificato, la pianta ha  radici a fittone le quali invece presentano diverse ramificazioni, ha foglie lungamente picciolate rugose e cordate eccezzion fatta per le foglie più piccole dalla forma romboidale di colore  verde e  lievemente lucide.

L’infiorescenza è peduncolata  a racemo corimboso terminale semplice o poco ramificato, i fiori, sono disposti a grappolo e sono al massimo una decina di colore bianco, la fioritura avviene di norma  fra a maggio e luglio.
In Europa più di 60 specie d’insetti e funghi la utilizzano come fonte di sostentamento, incluso anche le larve di alcuni lepidotteri.

Il frutto è una stretta capsula slanciata e patente (siliqua eretta, tetragonale), bivalve-trivalve, lunga 5 cm circa e spessa 2 mm.
I semi dell’Alliaria sono piccoli, neri e allungati.
Le foglie della pianta possono essere usate in cucina nelle insalate.
Nella sua coltivazione, si può   aggiungere del concime ricco in azoto all’acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni durante la primavera.

 

Non necessita tuttavia di particolari cure, è importante posizionare la pianta in luogo luminoso,  dove possa ricevere almeno qualche ora di  luce solare diretta, sopporta senza problemi temperature minime anche molto rigide, di molti gradi inferiori allo zero, se coltivata in vaso tuttavia si consiglia di posizionare l’Alliaria in serra fredda durante il periodo invernale.
Per quanto riguarda il terreno, è bene porre l’Alliaria in terreni soffici  leggeri  e ben drenati, mentre per le annaffiature, provvedere solo  sporadicamente, lasciando  che il terreno asciughi bene per un paio di giorni prima di ripetere l’annaffiatura.
Può essere soggetta ad attacchi  da parte degli afidi e  di malattie fungine.

L’Alliaria contiene principi attivi utili in fitoterapia (oli essenziali, glucosidi ed enzimi) per le sue proprietà vulnerarie, espettoranti, diuretiche.
I semi  possono essere usati per stimolare l’appetito oltre ad avere azione  antivermifuga  e revulsiva
mentre i fiori si impiegano contro l’asma e  le foglie come depurative diaforetiche.
Si può preparare come infuso, succo, cataplasma e lozione.
L’olio essenziale, con proprietà simili a quelle dell’Aglio, si ricava dalle radici.

 

 

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