Negli anni Novanta le signore inglesi non litigavano più sulla miglior ricetta per il pudding, ma per quella del compost.
Ognuno fa il compost in maniera personale, e potreste aver deciso di optare per il metodo a tre cassoni, a piramide o a fascia.
Le differenze sono numerose, ma in primavera le regole da osservare sono semplici:bagnare il compost di frequente e con grande cautela.
Con i giorni di calura che avanzano è necessario che il compost sia umido.
Umido, non zuppo, altrimenti i vegetali andranno in marcescenza.
Se per qualche ragione non potete irrigare, dopo averlo bagnato per bene, copritelo con un vecchio tappeto, una trapunta, un telo scuro, in modo da ridurre temporaneamente la traspirazione.
Man mano che aggiungete materiale assicuratevi che sia molto ben sminuzzato:
più grande sarà il materiale vegetale, più tempo impiegherà a disfarsi e minore sarà la qualità.
Alternate strati semilegnosi a quelli completamente erbacei e compatti come lo sfalcio del prato
(che deve essere lasciato seccare per suo conto, prima di essere aggiunto al cumulo).
Quando lo rivoltate fatelo preferibilmente a mano con una piccola pala non appuntita,
e non con il forcone: spesso topolini e ricci scelgono il compost per nidificare.
Se vi imbattete in una nidiata, ricoprite il tutto e iniziate un altro cumulo in un posto diverso. Leggi altro su come creare un buon compost fai da te…