Saranno pochi gli italiani che ogni anno non ricevono in dono una stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), chiamata anche Poinsettia, ma altrettanto pochi sanno che si tratta di un’euforbiacea da clima tropicale, anche se nelle nostre regioni a clima mite (Calabria, Sicilia, golfo ligure, golfo di Napoli) si può, con qualche accorgimento, adattare a vivere all’esterno tutto l’anno, diventano un grande cespuglio a portamento arborescente.

Le Poinsettie che acquistiamo a Natale sono trattate in maniera molto particolare per fargli assumere la forma tondeggiante e il portamento fitto che così ben conosciamo.

Vengono somministrati ormoni nanizzanti (del tipo che alcuni danno anche ai bonsai) ed effettuate delle concimazioni specifiche calendarizzate durante tutto il processo produttivo –eh sì, perché si può realmente parlare di una produzione industriale per queste piante.
Una volta arrivate nella nostra casa teniamole nel punto più luminoso e caldo di cui disponiamo, ma non alla luce diretta dei raggi del sole, e ovviamente lontano da stufe e termosifoni.

Non rinvasiamo, per un dannoso eccesso di zelo, e irrighiamo poco, solo quando la terra appare asciutta in superficie. Sarebbe opportuno evitare il sottovaso, quindi bagnare bene, aspettando che il terreno si inzuppi,
e poi far colar via tutta l’acqua in eccesso, lasciando il sottovaso solo per evitare di macchiare il pavimento.
In alternativa irrighiamo una sola volta a settimana, ma molto bene, svuotando il sottovaso una volta riempito.
È fondamentale che il sottovaso sia sempre asciutto.
Non è male, nelle ore più calde, nebulizzare la pianta.

Da metà dicembre, quindi adesso, in poi iniziamo delle leggere somministrazioni di concime a basso tenore di azoto(il macerato di ortica andrà bene).
Continuando così fino a giugno, quando accorceremo la parte aerea di almeno metà o anche due terzi,
lasciando praticamente solo le gemme più forti della parte bassa della pianta (questo aiuterà ad avere un portamento più compatto).
Sembrerà insolito e controproducente, ma anche le foglie devono essere eliminate, per evitare l’attacco di parassiti.
Nel fare questa operazione prestiamo particolare attenzione al latticello che fuoriesce dai tagli, che può essere irritante, specie per le mucose.
A questo punto la pianta può anche essere portata all’esterno, in luogo riparato dalla luce ma non in ombra fitta.

Si aumentino via via le concimazioni a partire dalla fine dell’estate (quando la pianta dovrà rientrare in casa) per stimolare la produzione di brattee colorate, che compariranno quando le giornate tenderanno ad accorciarsi, essendo la Poinsettia una pianta a fioritura breve diurna, come i crisantemi.