Inutile provare ad aggirare il problema: una buona pavimentazione per i sentieri in giardino è indispensabile.
Tralasciando problematiche specifiche, un vialetto deve essere stabile, deve essere in grado di sostenere pesi, di asciugarsi rapidamente e di resistere a fratture dovute al gelo.
Come prima cosa dovrete provvedere a un buon drenaggio, soprattutto se il terreno è molto fangoso.
È un lavoro complesso e costoso, ma non se ne può fare a meno, in particolar modo qualora si desideri fare dei vialetti erbosi o se nella vostra zona il gelo è molto punitivo.
Se il terreno presenta un drenaggio normale(scavate una buca larga e profonda 50 cm e riempitela d’acqua, se si svuota entro 24 ore il terreno ha un drenaggio sufficiente).
Fate uno scasso quanto più profondo possibile e depositate sul fondo clinker e brecciolino, poi ricoprite di sabbia e infine potete decidere quale tipo di pavimentazione usare.
Ovviamente per un prato saranno necessari almeno 30 cm di terriccio, mentre per un opus incertum uno strato prima di ghiaia, infine di sabbia.
Le pietre più grandi vanno usate ai bordi, quelle più irregolari per riempire i buchi al centro.
Per mantenere più stabile questo tipo di pavimentazione molto decorativa ma fragile, usate della malta per legare tra loro le pietre, ripassandola con la punta della cazzuola, in modo da avere una scanalatura tra le pietre.
Ancor meglio è la vecchia abitudine inglese d’infilare una striscia di sottili tavelle nel terreno per evitare che le pietre si spostino dai bordi.
In primavera poi sarà tempo di porre rimedio ai danni invernali sulle strutture fisse o semi fisse del giardino, del terrazzo o dell’orto.
Spesso si deve ricorrere all’uso di pietre o mattoni per riparare o costruire ex novo viali, muri di contenimento, pavé, lastricati, ecc.
Non tutte le pietre sono eguali, però, e non solo per le loro proprietà (antiscivolo, durezza, colore, ecc), ma anche per il fatto che molte pietre vengono estratte senza il rispetto delle normative che regolamentano la tutela degli habitat protetti e degli ecosistemi a rischio.
Il tufo, ad esempio, è da evitare poiché spesso entra a far parte delle dinamiche di habitat delicati.
Preferite di gran lunga la pietra locale, quella tipica delle vostre zone, che darà un aspetto più in sintonia con paesaggio circostante,
è di solito pesante e costosa, ma ne vale la pena.
E se usate pavimentazioni piastrellate non abusatene, poiché la terra nuda è importante per lo scambio idrico tra suolo e atmosfera, e poiché molti piccoli animali se ne servono:
ad esempio balestrucci e altri uccelli la usano per costruirsi il nido.