Poco conosciuto per via dei ciliegi, più noti e apprezzati, l’Amarasco (Prunus cerasus )è in forte diminuzione nelle campagne italiane.
Solo da qualche tempo a questa parte l’interesse per le vecchie varietà l’ha riportato in considerazione negli orti e nei frutteti familiari.

DESCRIZIONE DELL ‘AMARENO:
Il Prunus cerasus, conosciuto perlopiù con il nome Amareno, Visciolo o Amarasco, è un arbusto o albero alto fino a 8 metri della Famiglia delle Rosaceae,  porta una chioma piramidale con fogliame ovale dalla lamina di 5-8 cm di un bel verde brillante con  picciolo più piccolo rispetto al Ciliegio.
In Italia è presente in molte regioni grazie all’estrema facilità di attecchimento in tutti i tipi di terreno, caratteristica che gli permette di crescere spontaneamente allo stato selvatico anche nelle zone più fredde dell’Europa o in quelle più soleggiate e caratterizzate da lunghi periodi di siccità, infatti, uno dei suoi grandi pregi è quello di fruttificare relativamente tardi, superando così i geli che spesso possono colpire altre varietà più precoci.
La corteccia si presenta liscia, con venature orizzontali lungo il tronco che è duro e resistente.
La fioritura dell’amareno avviene fra aprile e giugno in base alla zona di coltivazione, nelle zone montane i fiori sbocciano intorno a maggio/giugno, ad esempio.
Le infiorescenze, semplici, sono di colore bianco con petali che misurano 2-3 cm. e sono disposte a ombrelle composte da 3-4 fiori.

I frutti dell’Amareno  sono ricchi di vitamina C e B, si presentano in forma uguale alla classica ciliegia, con buccia liscia e tenera di
colore rosso intenso all’inizio della fase di maturazione, assumendo poi un colore simile all’amaranto a maturazione ultimata, hanno sapore vagamente acidulo, tendente all’amarognolo se mangiate crude.
Trovano largo uso in cucina,  dove vengono usati per la produzione di sciroppi, marmellate, frutta candita e liquori come ad esempio il vino di visciole.

Anche le foglie trovano uso nella produzione di un liquore.
Particolare è l’uso dei peduncoli dei frutti che vengono raccolti a piena maturazione e lasciati essiccare al sole.
Hanno proprietà diuretiche e sono considerati un sedativo delle vie urinarie.
Si utilizzano, quindi, come potente diuretico, come medicinale per cistite e per insufficienza renale.

COLTIVAZIONE DELL ‘AMARENO:
Si adatta facilmente a ogni clima e non ha bisogno di particolari attenzioni, crescendo spesso anche in forma selvatica. Ama il sole, ma resiste anche alle basse temperature così come sopporta anche la siccità.
Essendo autofertile, non occorre piantare due esemplari vicini per l’impollinazione incrociata.
Un tempo si piantavano più varietà per assicurarsi un raccolto che durasse il più a lungo possibile.
Una delle varietà più apprezzate è la ‘Schattenmorelle’.
Il Prunus ben si presta alla coltivazione anche in vaso.

IL TERRENO:
Per la coltivazione in piena terra, non ha particolari richieste per il terreno, cresce adattandosi ottimamente,
per la coltivazione in vaso, su balconi o terrazze, occorre utilizzare del terreno di campo o giardino mischiato a del terriccio per rose in un mastello quanto più capiente possibile.
Il Prunus si presta bene anche alla coltivazione a bonsai, in questo caso, il terriccio migliore consiste in un mix di akadama in diverse calibrature per l’80% e per il restante 20% torba, in questo caso naturalmente la pianta andrà messa a dimora in un tipico vaso da bonsai.

L’IRRIGAZIONE:
In piena terra, irrigare solo per interventi di emergenza in caso di siccità realmente prolungata, in vaso, irrigare lasciando che il terreno asciughi completamente prima d’intervenire nuovamente.

LA POTATURA:
Per quanto riguarda la potatura, è importante effettuarla successivamente alla fruttificazione.
Gli amaraschi fruttificano sul legno “nuovo”, cioè il legno di un anno, perciò dopo il raccolto bisogna energicamente potare i rami fino all’attacco di un nuovo getto.
In tal modo la produzione sarà sempre abbondante.
Gli alberi trascurati possono essere ringiovaniti con una potatura effettuata fino ai primi getti forti.

MALATTIE DELL ‘AMARENO:
Oltre ad afidi e cocciniglie fra le principali malattie che colpiscono il Prunus troviamo le crittogamiche che provocano gommosi e  moniliosi, e che possono intaccare il tronco e i rami, fra le cause di queste malattie a volte può esserci dietro  una drastica potatura della pianta.
Altra minaccia  è costituita da un insetto chiamato “mosca delle ciliegie”, che intacca i frutti creando dei buchi in essi e  pregiudicandone quindi  il raccolto.