Nella zona di Gioia Tauro è molto frequente il ravizzone, Brassica campestris var. oleifera, chiamato anche misi misi o broccoletti selvatici.

Il ravizzone è uno degli elementi principali della cucina tipica della zona ed è stato sostegno per le popolazioni durante i periodi postbellici, cresce spontaneamente sotto gli alberi di aranci e mandarini.
È una pianta della Famiglia delle Cruciferae – Brassicaceae, pianta simile al broccolo, di cui si consumano foglie e cime, che sono molto minute.
Il gambo della pianta tende al violaceo.
A volte con questo termine, ravizzone, si indicano anche altri tipi di piante non appartenenti alla famiglia delle brassicacee, come lattughe selvatiche, indivie, cicorie, spesso, e viene confusa con la colza.

Il nome dialettale Misi Misi deriva dal fatto che ricrescono ogni mese, perciò “mese per mese” si possono raccogliere e consumare.
Sono piante che nascono facilmente sotto gli sterminati agrumeti calabresi, per cui possono trovare terreno ideale in un piccolo orto, sotto uno o più agrumi, piantati in piccoli lotti quadrati, da raccogliere in rotazione in modo da averne almeno una produzione settimanale.

 

Non richiedono irrigazioni frequenti solo la pulizia dalle infestanti e leggere concimazioni a base di fosforo e potassio.
Alcuni insetti possono aggredire la pianta, per cui è necessario toglierli manualmente o con un getto d’acqua.
In genere i misi misi si cucinano in padella con aglio, pomodoro e abbondante peperoncino (affucati), accompagnati da fagioli.

CURIOSITA’:
Dal ravizzone viene estratto un olio simile a quello di colza ma più pregiato.
I semi più piccoli di questa pianta  vengono dati  nel mangime ai canarini da canto.