RICETTE:
Frittelle all’acacia
Sbattere energicamente due tuorli di uova fresche con 200 grammi di zucchero semolato, unire 3 cucchiaiate di olio d’oliva e, poca alla volta, mescolando bene affinché non si formino grumi, 250 grammi di farina bianca.
Aggiungere mezzo bicchiere di marsala secco, o porto, o grappa, secondo le preferenze, un cucchiaio da cucina di lievito di birra e le due chiare montate a neve ferma con un pizzico di sale.
Amalgamare con cura e lasciar riposare tre ore.
Procurarsi dei bei grappoli di fiori d’acacia.
Immergerli interi, uno alla volta, nella pastella tenendoli per il gambo e poi buttarli in padella nell’olio caldo finché risulteranno dorati.
Se si preferisce, i grappoli possono essere “sgranati” per utilizzare solo i fiori.
In questo caso utilizzare l’impasto a cucchiaiate.
Crema con fiori di borragine
Affettare sottilmente due porri e due piccoli scalogni; sbucciare e tagliare a pezzetti due grosse patate e tre zucchine medie; lavare e tagliuzzare alcune foglie di sedano verde.
Mettere tutte queste verdure in una casseruola, salare, coprire a filo con acqua e portare a ebollizione.
Farle cuocere per una ventina di minuti.
Passarle al passa verdure o frullarle con un frullino a immersione.
Rimettere il passato sul fuoco dopo aver aggiunto una tazza di yogurt intero e due tazze di latte.
Salare e portare a ebollizione. Far cuocere dolcemente ancora qualche minuto.
Mettere in ogni coppetta individuale una o due fette di pane leggermente tostato, una sottiletta o qualche fettina di fontina, versare la crema e cospargere con un trito di erba cipollina e con petali di fiori di borragine. Servire.
Risotto alla calendola
Tritare finemente una piccola cipolla (o scalogno) insieme a mezzo spicchio d’aglio e metterli a rosolare in padella con una noce di burro e 2 o 3 cucchiaiate di olio facendo estrema attenzione che il soffritto non annerisca e di conseguenza diventi troppo forte.
Aggiungere 350 grammi di riso (personalmente io preferisco il tipo Fino Ribè, a grana piccola), mescolare bene e poi versare mezzo bicchiere di vino bianco secco.
Farlo evaporare e poi coprire con brodo caldo di pollo o di carne.
Aggiungere man mano altro brodo fino a completa cottura del riso.
Cinque minuti prima di spegnere unire una bella manciata di petali di fiori di calendola (chiamati “lo zafferano dei poveri”) che conferiranno al risotto un bel colore giallo.
Crisantemi in pastella
In una ciotola raccogliere i petali, lavati, di tre o quattro crisantemi bianchi o gialli e coprirli letteralmente di grappa o di rum. Lasciarli in macerazione per circa un’ora.
Intanto preparare in un’altra ciotola la pastella nel modo seguente.
Sbattere 3 tuorli di uova con 100 grammi di zucchero di canna e unire mescolando, poco alla volta, 200 grammi di farina alternando con 1/4 di litro di latte.
Per ultimo aggiungere i 3 albumi montati a neve ferma e lasciar riposare per 40 minuti.
Strizzare i petali dei crisantemi, unirli alla pastella, mescolare e poi, a cucchiaiate, versare in padella con burro e olio. Far dorare dai due lati e servire.
Continua a leggere le ricette cliccando sotto…