Alla base della potatura sta la conoscenza dei rami degli alberi.
Tutti gli organi aerei di una pianta all’origine sono racchiusi in una gemma, che possono essere situate alla sommità di un ramo o del fusto (gemme terminali) o lungo i rami (gemme laterali)
Per i processi di potatura si deve attribuire alle gemme un’importanza notevole, occorre sapere se da quelle che si lasceranno sul ramo spunteranno solo altri rami fogliari, oppure usciranno contemporaneamente fiori e foglie o solo fiori.
Le gemme a legno hanno una forma appuntita, sono spesso pelose, più ricche di proteine che di zuccheri.
Le gemme a frutto sono più tozze e più ricche di zuccheri.
Nel caso del Melo e del Pero da una gemma a legno può svilupparsi uno dei due seguenti rami, dardo e brindillo.
Il dardo è lungo 2/3 cm e si può trasformare in lamburda, rametto corto che ha enorme importanza perché è il ramo da frutto fondamentale.
Dopo che ha emesso fiori e fruttificato si ingrossa, diventa tondeggiante e prende il nome di borsa, in quanto, durante la formazione dei frutti si ha un accumulo di sostanze nutritive e lo sviluppo di tessuti di sostegno.
La borsa continua a trasformarsi per la fuoriuscita di nuovi dardi e brindilli e acquista la caratteristica forma della zampa di pollo.
Nel Pesco, nell’Albicocco, nel Susino e nel Ciliegio la maggioranza della produzione è portata dai rami misti che hanno gemme a fiore e gemme a legno.
La conoscenza di tutti questi rami a frutto permette, anche a un potatore non molto esperto, di farsi un’idea di quella che è la predisposizione della pianta a fruttificare e del numero e della localizzazione dei tagli che si rendono opportuni.
I PRINCIPALI INTERVENTI DI POTATURA
Il taglio delle ramificazioni principali è un intervento drastico cui si ricorre, talvolta, in occasioni straordinarie come per il risanamento e la riforma, cioè per stimolare la produzione di nuovi rami o per mutare la forma dell’allevamento.
Il raccorciamento delle branche è necessario più di frequente per contenere lo sviluppo della pianta entro certi limiti imposti dalla disponibilità di spazio, oppure da precise esigenze produttive.
La soppressione dei rami inseriti sulle branche, e presenti in maggior numero, è una delle operazioni più comuni e ripetute della potatura.
Ancora più frequente è il raccorciamento dei rami stessi, che è l’operazione meno difficile e meno rischiosa per un amatore non molto esperto.
Ma attenzione e concentrazione a quello che si sta facendo!
Se del ramo si taglia solo la parte apicale si parla di speronatura e si dice che si “pota lungo“,
quando invece i rami vengono molto accorciati si parla di speronatura e si dice anche che si “pota corto” in riferimento ai corti speroni che vengono lasciati.
PRINCIPI GENERALI DI POTATURA
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