Iniziamo dicendo che chimera e sport, in botanica, non sono due termini che indicano lo stesso fenomeno come spesso si crede, infatti, la chimera necessita dell’intervento umano per “esistere” se non in rari casi mentre lo sport è proprio l’incontrario, avviene perlopiù  in modo  puramente casuale provocando nella pianta uno spostamento dei cromosomi in modo del tutto autonomo e naturale, con qualche eccezione, in cui vi è “l’appoggio umano”, come spiegherò poi più avanti.

Non bisogna confondere nemmeno la chimera con l’innesto, gli OGM e gli ibridi, sempre come molti credono.

LA CHIMERA

In botanica viene definita chimera l’organismo vegetale composto da due tipi di tessuto differenti dal punto di vista genetico.
I tessuti di una pianta vengono prodotti in strati distinti e alcune delle chimere più comuni sono il risultato di una mutazione in uno di questi strati.
Gli strati vegetali si dividono in tre punti:

  • lo strato che forma l’epidermide contrassegnato con la sigla L1
  • lo strato che indica la corteccia siglato con la dicitura L2 di cui anche parte dei tessuti vascolari e della lamina fogliare
  • e lo strato L3 che indica lo strato che forma parte dei tessuti interni, come il midollo e anche la radice

I tessuti riproduttivi si originano dallo strato L2, se la mutazione è presente nello strato L1, non sarà passato alla “figli”, dato che il polline viene prodotto dallo strato L2.

A seconda del tipo di chimera, della posizione che prende sulla pianta, degli organi che da questi tessuti si origineranno e da quale porzione della sezione del tessuto è interessata, organi fra loro anche vicini possono presentare caratteristiche diverse, così, si potranno sviluppare fiori bianchi o rossi o ancora screziati sullo stesso ramo o pianta.
Nelle piante è frequente la chimera originata dalla opposizione di cellule provenienti da due organismi diversi: in un innesto infatti la marza forma una callosità sulla quale possono spuntare nuove gemme che origineranno rami con cellule appartenenti alle due specie.
Si parla in tale caso sbagliando d’ibridi da innesto, poiché gli eventuali semi provenienti da tali piante daranno sempre origine a individui di una sola specie in quanto il patrimonio genico cellulare non è stato modificato.

Nelle chimere periclinali la mutazione è presente in uno strato solo del vegetale.
Nelle chimere settoriali le cellule  normali e mutate sono  fianco a fianco e,
nelle chimere mericlinali solo un settore di un singolo strato contiene la mutazione.

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