Il periodo estivo è il più faticoso per il tappeto erboso.
È anche il momento in cui salteranno fuori gli errori nell’irrigazione, taglio e concimazione commessi durante l’arco dell’anno.
Quanto è piacevole godere di un prato verde nella stagione estiva, dove poter prendere il sole o svolgere tutte quelle attività ricreative che più amiamo!
Una cattiva concimazione estiva comporta un prato rado e clorotico,
dei tagli effettuati con lame sporche e non affilate possono produrre diseguaglianza di altezza e disordine.
In questo periodo occorre non solo irrigare costantemente, ma anche aumentare i titoli di potassio del concime o dell’ammendante utilizzato.
Per cui bene i concimi a base di alghe, meno quelli derivati dal compostaggio organico.
Secondo una stima generale si calcola che ogni metro quadrato di prato abbia bisogno di 6 litri d’acqua pro die: quanto occorre a un rosaio adulto ogni due giorni.
È un consumo molto alto di acqua e in previsione delle irrigazioni estive è bene dotarsi di capienti vasche di raccolta dell’acqua piovana.
Se vivete in regioni molto aride evitate i tagli bassi, che riducono la capacità del prato di assorbire calore e aumentano il fabbisogno d’acqua, mentre in regioni mediamente fresche o tiepide, un taglio basso garantirà una minore traspirazione generale.
Irrigazioni frequenti abitueranno le radici a cercare l’acqua in superficie, al contrario irrigazioni abbondanti ma diradate, faranno sì che l’apparato radicale tenda a raggiungere gli strati più profondi di terreno.
Inoltre siccità diurna e umidità notturna possono causare degli attacchi fungini, da combattere con macerato di equiseto.