SFATIAMO UN FALSO MITO:
Il piretro non è selettivo.
Il piretro non è selettivo e pertanto colpisce indiscriminatamente sia gli insetti utili come le api e le coccinelle che gli insetti dannosi ma data la sua breve persistenza ambientale facilita la ricolonizzazione degli insetti utili.
Di conseguenza è utile effettuare interventi localizzati piuttosto che diffusi: per esempio nella lotta agli afidi, spesso è sufficiente esercitare un’azione di contenimento localizzata sui focolai, per rallentare il ritmo i crescita e permettere agli insetti utili di avere il sopravvento.
Il piretro è tossico per i pesci occorrerà pertanto prestare molta attenzione durante i trattamenti evitando di eseguirli vicino ai corsi d’acqua.
Il Tanacetum cinerariifolium è una pianta rustica chiamata anche Piretro della Dalmazia originaria appunto della Dalmazia, a portamento cespuglioso con forma arrotondata.
Le foglie, di colore verde-azzurro con margini profondamente incisi, se sfregate tra le dita emanano il loro inconfondibile profumo tanto temuto dagli insetti e dai vari parassiti.
I fiori sono capolini solitari simili a margherite con petali bianchi che fanno da corona a un bottone centrale di colore giallo carico, fiorisce in maggio-giugno.
Il piretro necessita di posizioni soleggiate ma cresca bene anche in luoghi semi ombrosi; è una pianta rustica che sopporta bene anche il gelo invernale e si adatta a qualsiasi tipo di terreno misto a torba e ad argilla espansa.
Bisogna prestare al piretro delle regolari e costanti annaffiature nel periodo primaverile/estivo così da mantenere il substrato sempre umido ma naturalmente mai fradicio, se coltivato in piena terra non richiede particolari concimazioni, tuttavia, in vaso occorrerà somministrare due volte all’anno, nei mesi primaverili ed estivi del nutrimento, preferibilmente del buon compost fatto in casa.
Il piretro si riproduce per seme e per divisione dei cespi.
La semina si effettua nel mese di marzo in terriccio soffice mantenuto costantemente umido.