Qualche giro in giardino, nell’orto e nel frutteto non è mai una cattiva idea.
Anche in inverno possiamo e dobbiamo controllare che tutto sia in ordine, che eventuale neve non appesantisca rami e serre, che non si siano spostati eventuali teli di TNT dalla loro posizione di copertura e anche la pacciamatura di foglie sia ancora ben disposta sul terreno.
Nel caso poi che ci fossimo fatti la nostra piccola scorta invernale di ortaggi e frutti, sarebbe opportuno tenere controllato che questi non marciscano o appassiscano.
Gelate permettendo sarebbe opportuno anche in questo mese provvedere a una breve arieggiata delle serre naturalmente avendo l’accortezza di effettuare questa manovra nelle ore più miti della giornata e solo se fuori non nevichi, piova o ci sia nebbia.
In questo periodo ci si appresta a preparare le coperture invernali e riparare a qualche danno fatto da piogge inattese e forti venti, che sempre più spesso spazzano la nostra penisola da nord a sud.
In giardino sarà bene provvedere al taglio delle siepi, specie per evitare i danni che potrebbe provocare il gelo infiltrandosi tra le foglie.
Potate in modo che la siepe sia sempre più stretta in cima e più larga alla base: questo per favorire il dilavamento delle piogge e diminuire i danni del ghiaccio.
Se usate un tagliasiepe elettrico fate attenzione che gli attacchi siano costantemente asciutti.
Il rimanente può essere triturato e usato come pacciamatura o messo nel cumulo del compost, alternato magari a materiale più acquoso, come gli scarti dei carciofi o dei broccoli.
Nell’orto preparatevi alla rotazione delle colture.
A molti sembra una cosa difficile, ma non lo è affatto.
Un tempo si divideva un appezzamento in quattro parcelle: in una si coltivavano i “consumatori forti”, nella seconda i “medi”, nella terza i “deboli” e la quarta era lasciata a maggese.
Consigliamo questa suddivisione, sebbene si possa addirittura ridurre le parcelle a due, inserendo i “consumatori forti” e i “medi” in un’unica parcella, e la seconda lasciarla per i “consumatori deboli”, piantando – l’anno successivo – i “consumatori deboli” nella prima parcella e reintegrando l’altra con la concimazione.
Tuttavia questo metodo, sebbene più veloce ed più funzionale su un orto-terrazzo che non in piena terra, è meno naturale.
Ecco una tabella sintetica dei forti, medi e deboli consumatori.
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