PEPERONCINO
E’ una pianta annua.
Si semina in semenzaio o in serra a febbraio marzo; il terreno deve essere leggero, fertile e sempre mantenuto umido. I semi sono lenti a germogliare e le giovani piantine è bene trapiantarle in vasetti, successivamente quando hanno ben radicato e la temperatura notturna non scende oltre i 10° si possono trapiantare a fissa dimora, con tutto il pane di terra, a metà maggio per le regioni del nord dove il clima è più rigido, se il clima è più mite questi tempi possono essere anticipati.
PIMPINELLA
E’ una pianta molto rustica che cresce anche sotto la neve e non necessita di particolari cure.
Le sementi sono di difficile reperibilità e la si può riprodurre per suddivisione dei cespi all’inizio di primavera.
PREZZEMOLO
E ’una pianta bienne, al secondo anno va in seme e muore. Necessita di terreno ricco di humus.
Il periodo di semina va da febbraio ad agosto.
I semi, ricoperti da uno strato leggero di terra, sono molto lenti a germogliare, e molti li ricoprono con un telo di juta che è tenuto sempre bagnato.
ORIGANO
Un tempo l’origano era un ingrediente tipico soltanto della cucina meridionale, mentre oggi entra a buon diritto anche nei piatti della gastronomia settentrionale.
Indispensabile sulla pizza, dona un aroma gradevolissimo anche a insalate di pomodori, sughi, carne alla griglia, pesce e verdure al forno.
L’origano si semina in primavera.
Vuole pieno sole, non ama l’eccessiva umidità e in piena terra può passare l’inverno se posto in un luogo riparato; Se coltivato in vaso è meglio ripararlo dietro una veranda o in un posto non riscaldato ma luminoso.
Generalmente a giugno sbocciano i fiori, questi vanno raccolti e fatti essiccare all’ombra in un posto ventilato.
RABARBARO
E’ una pianta erbacea perenne con un robusto rizoma sotterraneo; le foglie sono provviste di un robusto picciolo e di una lamina fogliare molto ampia; I fiori sono riuniti in grandi infiorescenze a forma di pannocchia.
Cresce preferibilmente nelle zone montane con terreno ricco di humus, fresco e umido.
Il rizoma, la parte utilizzata in erboristeria, si raccoglie in autunno, si monda e si taglia in grossi pezzi che vanno fatti essiccare; ha proprietà aromatizzanti, digestive, aperitive, lassative se utilizzato ad alte dosi e depurative.
I piccioli delle foglie si possono utilizzare per la preparazione di marmellate e conserve.
Le foglie del rabarbaro sono molto ricche di ossalati e non si devono utilizzare per uso alimentare.
ROSMARINO
Il rosmarino è una delle specie aromatiche più diffuse e utilizzate.
Cresce spontaneo in Liguria, in Toscana, nel Lazio e nel sud Italia; Viene anche impiegato negli orti e nei giardini per formare grandi siepi.
Se coltivato in piena terra, la sua posizione preferita è quella a est, preferibilmente al riparo di un muro o di una siepe.
Coltivato in vaso, è opportuno ripararlo durante la stagione fredda, in una veranda o in una camera non riscaldata.
E’ utilizzato in cucina per profumare gli arrosti: il pollo, il maiale, l’agnello, il manzo., per la carne alla griglia, per i sughi, le focacce e anche per il pane.
Anche in erboristeria, viene utilizzato per le tisane.
Una tisana digestiva molto semplice ma efficace: far bollire una tazza di acqua, spegnere il fuoco e aggiungere un pizzico di aghi di rosmarino, 3 o 4foglie di salvia, una foglia di alloro; lasciare in infusione 4 o 5minuti, filtrare e la tisana è pronta. Si può assumere così, con l’aggiunta di succo di limone, oppure dolcificata con zucchero o miele.
RUTA
E’ una pianta erbacea perenne; le foglie sono di colore verde-azzurro.
Cresce in luoghi asciutti, aridi e sassosi, dal mare alle zone collinari.
Le proprietà da considerare per l’uso corrente sono unicamente quelle aromatizzanti e digestive; la tradizione popolare utilizza la ruta come aromatizzante della grappa.
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