DRAGONCELLO
Questa pianta forse è meno conosciuta e utilizzata. Cresce spontaneo in Toscana, più frequente nella zona di Siena. E’ di facile coltivazione anche in cassette e lo si semina in primavera nel terriccio sabbioso.
Ama il sole e annaffiature non troppo frequenti: 2-3 volte a settimana.
Si può utilizzare per aromatizzare le insalate, le salse per accompagnare il lesso, gli arrosti, i piatti a base di pollo e per caratterizzare le verdure conservate sottolio.
E’ la pianta ideale per aromatizzare l’aceto: basta mettere qualche rametto di dragoncello in una bottiglietta di puro aceto di vino bianco o anche rosso, si lascia in infusione per due o tre settimane.
Trascorso questo periodo l’aceto è pronto per essere usato e ne basteranno due o tre cucchiaini per trasformare una comune insalata in un piatto assai gradevole e stuzzicante.
Un’unica accortezza: assicurarsi che la bottiglia, l’aceto e il dragoncello utilizzati siano perfettamente asciutti per evitare la formazione di muffe.
Questa pianta si può anche essiccare ma acquista un sapore più deciso e non a tutti è gradito.

ERBA CIPOLLINA
E’ una specie bulbosa, una sorta di aglio, dal aroma meno intenso e più gradevole, della quale si usano le foglie lunghe e sottili che richiamano l’odore della cipolla senza gli sgradevoli effetti su alito e sulla digestione.
L’erba cipollina ama la terra sabbiosa, il sole o la mezz’ombra e vuole un discreto grado di umidità, che si ottiene annaffiando a giorni alterni, senza esagerare in quantità.
I piccoli bulbi si interrano in primavera e si lasciano nello stesso luogo o nello stesso vaso per anni; alla fine dell’inverno si provvede alla suddivisione del cespo se troppo fitto, per ottenere nuovi esemplari.
L’erba cipollina può essere usata in diversi modi, fresca o essiccata, per condire insalate, verdure lesse, grigliate di carne o di pesce.

FINOCCHIO SELVATICO
E’ una pianta erbacea perenne con una grossa radice carnosa, le foglie si presentano molto divise, quasi filiformi; i fiori sono riuniti in ombrelle.
Cresce in tutta Italia preferendo le zone aride costiere e submontane.
Del finocchio selvatico si utilizzano le foglie in cucina come aromatizzanti delle pietanze, i frutti per tisane e altre preparazioni erboristiche; l’uso della radice è spiccatamente erboristico.
Questa pianta ha proprietà aromatiche, aperitive, digestive, carminative e diuretiche.

GINEPRO
Cresce spontaneo in luoghi caldi e asciutti, dal mare fino alla zona sub alpina.
Si può riprodurre per seme ma la germinazione è molto lenta. La talea è il metodo più usato.
E’ una pianta molto rustica e di lenta crescita, non necessita di particolari cure.
Cresce su terreni aridi, poco fertili e anche calcarei.
E’ una pianta dioica, ossia ci sono piante maschili e piante femminili.

ISOPPO
Spontanea sui declivi soleggiati e semi aridi.
Si riproducono da giovani con talee prese in primavera o per suddivisione dei cespi.
Può essere coltivata anche a scopo decorativo. Ama terreni calcarei e ben drenati ed è adatta a crescere fra gruppi di rocce.
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