La lavanda è da sempre amatissima per i suoi fiori e il suo profumo.

È conosciuta sin dai tempi degli antichi romani, anche se non si hanno prove concrete che sia stata da loro introdotta nei giardini.

La lavanda è sempre stata usata per le sue proprietà officinali e solo a partire dal Novecento ha avuto un sensibile aumento di popolarità come pianta ornamentale.

Attualmente il rinnovato interesse per le piante aromatiche e officinali la vede al centro di grandi sforzi per ibridarne sempre più cultivar a fiore o portamento diversi.

Ne esistono infatti diversi colori, il rosa (‘Loddon Pink’) e il bianco (‘Nana Alba’, ‘White Grosso’), oltre alle diverse sfumature di azzurro, viola e porpora.

Tra le cultivar più ornamentali di Lavanda c’è la ‘Munstead Blue’, da molti considerata la lavanda più bella tra quelle di dimensioni contenute.
A scopi officinali la lavanda migliore sono la specie vera o la spica.

Tutte le lavande, anche quelle di grosse dimensioni, possono essere coltivate in vaso, a patto di potarle severamente (senza arrivare al legno), sia dopo la fioritura, sia tra febbraio e marzo.

La lavanda va coltivata in terreno estremamente drenato, molto povero, senza nessun concime organico e pochissimo compost.
Occasionalmente, se notate una fioritura meno copiosa, utilizzate del macerato di consolida da somministrare dopo la fioritura e di nuovo in febbraio-marzo.

L’olio essenziale di lavanda è non solo ottimo per profumare gli ambienti e il pot-pourri, ma soprattutto come antisettico e disinfettante.
Si può usare più o meno diluito a seconda degli usi.

È ottimo su cuccioli o gattini su cui non è possibile usare la pipetta antiparassitaria.
In piccole dosi, diluite in acqua, è utile anche come vermifugo interno, ma solo su cani o gatti in salute e di età superiore ai sei mesi.
L’infuso di Lavanda può essere utilizzato dopo l’ultimo lavaggio durante il bagnetto del cane prima di procedere con l’asciugatura dello stesso e non solo per il profumo ma proprio per la sua azione antisettica e disinfettante.

Chi vuole evitare antiparassitari chimici per i propri animali potrà utilizzarne l’olio essenziale, diluito in acqua e aceto, per allontanare pulci, zecche e flebotomi o come detergente per le cucce.
Tale forma di pulizia è però di breve durata e va rinnovata spesso.
È anche utile cucire un salsicciotto di stoffa in cui infilare foglie sminuzzate da legare al collo degli animali.

In cucina i fiori si possono raccogliere e usare come decorazione nelle insalate o in tutti i piatti un po’ grassi.
In estate possono essere usati assieme alla borragine per colorare i cubetti di ghiaccio da mettere nelle bibite, nelle centrifughe di frutta, nei gelati, nelle granite.
Infine i fiori possono essere raccolti in mazzetto (tagliate i gambi più lunghi possibile), appesi a testa in giù e una volta essiccati, usati come decorazione per la casa, legati con della rafia.